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Squali positivi alla cocaina: dove si trovano e cosa dice la scienza


Un gruppo di biologi marini ha trovato tracce di cocaina in alcuni squali. Ma com'è stato possibile? E cosa significa per gli squali?

Eugenio Spagnuolo

30 luglio – 08:36 – MILANO

Squali cocainomani al largo. Sembra il titolo di un B-movie (estivo), ma è una notizia vera: un gruppo di biologi marini ha individuato tredici squali dal naso appuntito, catturati al largo di Rio de Janeiro (Brasile), positivi alla cocaina e alla benzoilecgonina, la principale molecola presente nella sostanza stupefacente.

I ricercatori, che hanno soprannominato lo studio “Cocaine Shark”, hanno verificato che ogni squalo aveva alti livelli di cocaina nel fegato e nei muscoli. Le femmine della specie, curiosamente, presentavano concentrazioni più elevate rispetto ai maschi, il che suggerisce una possibile correlazione tra peso, dimensioni e metabolismo della droga. Ma come è possibile che dei predatori marini assumano cocaina?

Droga in mare

Gli esperti hanno diverse teorie al riguardo. Una possibilità è che la droga provenga da laboratori illegali che la producono e la riversano nell'acqua. Un'altra ipotesi è che la cocaina entri nelle vie d'acqua attraverso le feci dei consumatori. Meno probabile, ma non da escludere, è l'idea che i pacchetti di cocaina persi o gettati in mare possano essere la causa. Sara Novais, eco-tossicologa marina del Marine and Environmental Sciences Center della Polytechnic University of Leiria, ammette che i risultati sono “molto importanti e potenzialmente preoccupanti“. Sebbene non sia ancora chiaro come il consumo di cocaina influisca sugli squali, alcune delle femmine esaminate erano incinte al momento dello studio, sollevando interrogativi sugli effetti della droga sui feti.

L'effetto della cocaina sugli squali

Tracy Fanara, ingegnere ambientale che ha lavorato al programma televisivo Squali della cocaina di Discovery, spiega: “L'obiettivo con questo studio era far luce sul vero problema delle sostanze chimiche nelle nostre vie d'acqua e il loro impatto sulla vita acquatica e, infine, su di noi”. Fanara pensa che valga la pena approfondire ulteriormente questa linea di ricerca, anche per capire in che modo il consumo di cocaina può modificare il comportamento degli squali e altri animali selvatici. Ad oggi non è chiaro come lo influenza. Quello brasiliano è il primo studio a mostrare i livelli di cocaina e benzoilecgonina negli squali che vivono in libertà. E gli scienziati stanno ancora studiando i possibili effetti che una droga dagli effetti eccitanti potrebbe avere sugli squali e la fauna marina della zona.





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