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Test di Medicina: studente lo definisce “facile”, ma evidenzia la centralità della memoria rispetto alla reale comprensione – Orizzonte Scuola Notizie


“Il test di Medicina non è stato molto difficile, almeno per chi ha studiato come me, memorizzando tutte le domande del database pubblicate venti giorni fa”. Così Giovanni Alberto, studente romano intervistato dall'Adnkronos Salute dopo aver sostenuto la prova di ammissione a Medicina presso l'Università Sapienza di Roma.

Un'affermazione che, se da un lato sottolinea la soddisfazione per l'esito della prova, dall'altro solleva un interrogativo di fondo: la selezione per l'accesso a uno dei corsi di laurea più complessi e impegnativi si basa sulla reale conoscenza o sulla capacità di memorizzare un database di domande?

Lo stesso Giovanni Alberto, pur ammettendo di aver “letto e ripetuto” le 3.500 domande del database, riconosce che questo metodo “privilegia la memoria più che la conoscenza approfondita degli argomenti”.

Analizzando le domande del test, lo studente ha definito “impegnativa” la parte di matematica, che richiedeva “più tempo di ragionamento”, mentre ha trovato “più prevedibili” biologia e chimica. Tra le domande di cultura generale, invece, la richiesta di mettere in ordine cronologico alcuni eventi storici, un argomento che, secondo lo studente, “non era nel programma di quest'anno del liceo”.

La modalità di preparazione adottata da Giovanni Alberto, basata sulla memorizzazione delle domande, sembra essere diffusa tra gli aspiranti medici. Una tendenza che, se da un lato può essere giustificata dalla difficoltà di un test che richiede una preparazione a 360 gradi, dall'altro evidenzia la necessità di ripensare le modalità di accesso a Medicina.



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