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Diario di una giornata difficile sui treni in Italia



Mattina di martedì 30 luglio. Trasferimento di lavoro in Toscana. Il treno Regionale Veloce 4096 di Trenitalia parte puntuale dal binario 1 Est di Roma Termini alle 7 e 2 minuti. Treno pulito, aria condizionata, un sacco di posti liberi. La prima fermata, dopo pochi minuti è a Roma Tiburtina. La fermata si prolunga. C'è qualcosa che non va. Poi ecco l'annuncio: il treno non può partire a causa della presenza di “estranei lungo la linea” che richiede l'intervento delle forze di polizia.

È un annuncio che si sente sempre più spesso nelle stazioni ea bordo dei treni. Inquietante. Chi sono gli estranei? E poi che cosa fanno sui binari? L'attesa si prolunga. Si bloccano a Tiburtina anche i treni dell'Alta Velocità partiti da Termini. Si riparte dopo 37 minuti ma non basta. L'altoparlante interno annuncia che il treno viene deviato sulla linea lenta. Arrivo a Chiusi con 65 minuti di ritardo. Per fortuna gli impegni di lavoro sono comunque salvi.

Il treno per il ritorno è il Regionale Veloce numero 4107 in partenza da Chiusi alle 17.06. Viene annunciato con 5 minuti di ritardo. Poi i minuti diventano 11. Quindi scendono a 6. Aspettiamo il treno al binario 5. Il treno arriva e si ferma. Salgo, ma viene annunciato che da questo momento il treno viene cancellato. Si ferma qui. Arriva la notizia di un incendio lungo la linea che costringe al blocco dei treni tra Roma e Firenze. Sono le 17.11 e il tabellone annuncia la partenza alle 17:45 di due autobus sostituitivi che fermeranno a Orvieto ea Orte. I passeggeri si spostano nell'atrio della stazione, smarriti. Un giovane capotreno viene preso d'assalto dai passeggeri in cerca di notizie, ma lui non ne ha e si scusa. Intanto deve esserci stato un passaparola fra i tassisti e arrivano alcune auto bianche. Ci sono italiani e stranieri con aerei in partenza in serata da Fiumicino. Comincia il patteggiamento con i tassisti per le tariffe.

Intanto sotto il sole ancora cocente delle 17.30 si aspettano i pullman sostitutivi sul piazzale della stazione di Chiusi. Arriva un autobus che viene preso d'assalto. Il conducente non apre il bagagliaio e chi ha le valigie, anche pesanti, deve trascinarle a bordo. Il bus si riempie subito, con gente in piedi (anche con bambini) che in piedi non potrebbe stare. E il secondo autobus? L'autista dice di non farci illusioni: “Non ci sono altri autobus disponibili. Con il traffico, i cantieri e gli incendi non si trovano. Se arriva, sarà qui fra un'ora o un'ora e mezza”. Poi parte, con i passeggeri in piedi.

Il primo treno utile per Roma sarebbe l' Intercity 597 diretto a Salerno. È un treno con un percorso tortuoso. Parte da Milano, raggiunge la Liguria, scende lungo la costa tirrenica per poi deviare verso Firenze e scendere fino a sud. Dovrebbe partire da Chiusi alle 18:56, ma sta accumulando ritardo. A Firenze ha già 59 minuti di ritardo. Ma arrivo? Lo bloccano?

Incerto sul da farsi sento che arriva un treno Regionale da Firenze. Salgo al binario chiedendomi se per caso il treno procederà verso Roma. Invece scarica i passeggeri a Chiusi e si ferma. Ma sul binario accanto vedo fermo un Frecciarossa che a Chiusi non dovrebbe fermarsi. È la Freccia 9539 che viaggia da Milano a Napoli. È partito da Milano Centrale alle 13:10. Ormai sono le 19 ea quest'ora il treno avrebbe dovuto essere già a Napoli. Le porte sono aperte. Il giovane capotreno dice che aspettano un'autorizzazione. Parla di una firma che qualcuno deve mettere non si sa dove. Mentre parla gli arriva un messaggio e dice: “Forse è meglio se cominciate a salire”. Salgo e dopo 5 minuti in effetti si parte a passo d'uomo. Il treno è abbastanza pieno, ma fra i passeri c'è più rassegnazione che rabbia. Il treno avanza a singhiozzo, sulla linea non veloce. Un addetto del personale di bordo rassicura: “alle 21 siamo a Roma”. Intanto le agenzie di stampa ei siti dei giornali dicono che l'incendio è stato domato e che il traffico ferroviario è ripreso. Evidentemente c'è un ingorgo di treni da smaltire. Ma non basta. A Orvieto il treno si ferma per delle verifiche tecniche. Ecco, l'incubo del guasto al treno in una giornata già pesante. Per fortuna l'aria condizionata funziona, almeno. La sosta a Orvieto dura quasi mezz'ora, poi si riparte. Il treno arriva a Termini dopo le 22 con il ritardo record di 5 ore e 18 minuti. Spero che almeno non ci si siano stati intoppi per chi poi proseguiva per Napoli. Guardo i tabelloni dei ritardi: 310 minuti, 160, 140, 110, 70 (fortunati!), 100, 110, 110…

Una giornata nera? Certamente. Un caso isolato? Purtroppo no. I disagi sulle linee ferroviarie italiane sono continui. E sono stati particolarmente frequenti in questi ultimi giorni. Soprattutto sulla linea Roma-Firenze e sulla Napoli-Roma. La causa? Guasti tecnici ai treni, guasti agli impianti di circolazione, estranei lungo la linea, fulmini, incendi. Ma ci sono anche problemi strutturali, come denunciato, dati alla mano, da Milena Gabanelli sul Corriere della Sera con Dataroom lo scorso gennaio: aumento dei volumi del traffico, troppi guasti, carenza di manutenzione, un apparato tecnologico obsoleto.

Oggi, 31 luglio, l'Alta Velocità per ora sembra funzionare bene. Ci sono però rallentamenti fra Bari e Pescara per un “guasto alla linea”. “I treni Alta Velocità, Intercity e Regionali possono registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 40 minuti”, si legge sul portale Viaggia Treno. Sempre oggi, tra Genova e La Spezia I treni Intercity e Regionali hanno registrato maggiori tempi di percorrenza fino a 65 minuti a causa di un ingombro a un passaggio a livello, poi rimosso.

“Nella totale inconsapevolezza del ministro dei Trasporti, in Italia si stanno svolgendo le Olimpiadi del Viaggiatore. Lo aspettiamo per le premiazioni”, ha scritto su X il 29 luglio Pierluigi Bersani mostrando una foto del tabellone della Stazione Termini con i ritardi dei treni (fino a 100 minuti per un Frecciarossa Roma-Napoli). Matteo Salviniministro delle Infrastrutture, il 24 luglio al tempo delle domande alla Camera, dopo altre giornate nere per i trasporti, aveva dichiarato: “Rispetto ai disagi ferroviari segnalati nelle ultime ore che hanno visto lavoratori e turisti bloccati nei treni e nelle stazioni, abbiamo chiesto tempestivamente chiarimenti ai tecnici per comprendere le ragioni dei disservizi, perché è vero che siamo al massimo di cantieri aperti tra Pnrr, manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere, però non è accettabile la situazione in cui hanno viaggiato i passeggeri in queste ore”. Anche ieri, nelle ore di caos, sarebbe stata gradita una parola da parte del ministro competente per i trasporti. Magari di solidarietà ai viaggiatori in mezzo ai disagi. Invece su X si è scagliato contro un “pugile trans algerino”, ha dedicato pensieri e preghiere alle bambine accoltellate presso Liverpool, ha festeggiato l'oro olimpico nella scherma. Unico post sui temi di sua competenza: il sopralluogo su un ponte in Sardegna.





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