Istruzione

Immissioni in ruolo docenti, il Ministero apre agli idonei concorso 2020: spazio per lo scorrimento delle graduatorie per circa 5mila aspiranti – Orizzonte Scuola Notizie


Il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha incontrato le organizzazioni sindacali per discutere del reclutamento dei docenti per l'anno scolastico 2024/2025. L'incontro ha visto il Ministro illustrare le modalità delle immissioni in ruolo.

All'interno della discussione anche la questione degli idonei dei concorsi 2020, per i quali si era prospettata la possibilità di un'assunzione a tempo indeterminato. Venite segnalano riporto sindacali, il Ministro ha confermato l'impegno per uno scorrimento delle graduatorie a favore di questi aspiranti, ma ha precisato che il numero di assunzioni sarà per circa 5mila unità entro dicembre.

La decisione è stata dettata dalla necessità di rispettare le rigide regole imposte dal PNRR, che non consentono modifiche sostanziali alle procedure di reclutamento già avviate. Il Ministro Valditara si è comunque impegnato ad avviare una trattativa con la Commissione Europea, tramite il Ministro per l'attuazione del PNRR, Raffaele Fitto, per ricercare soluzioni più efficaci in futuro.

Nonostante il Ministero dell'Economia e delle Finanze abbia autorizzato un contingente di 45.124 posti per le immissioni in ruolo, i posti vacanti dopo la mobilità ammontano a 62.393. La differenza, pari a circa 17.000 posti, sarà coperta da un nuovo concorso PNRR previsto per l'autunno.

Il Ministro ha difeso la scelta, sottolineando come la procedura concorsuale, basata sull'esperienza dei concorsi banditi a dicembre 2023, garantirà una copertura della maggior parte delle cattedre disponibili per il prossimo anno scolastico. Le assunzioni seguiranno il consueto riparto, attingendo dalle graduatorie di merito dei concorsi precedenti (2016, 2018, 2020) e dai nuovi concorsi PNRR.

Come funzioneranno le assunzioni?

I posti messi a disposizione per le immissioni in ruolo dei docenti saranno inizialmente suddivisi al 50% tra GaE-GPS e graduatorie dei concorsi. Ci sarà però, come sappiamo, un ordine da seguire, considerando le innumerevoli graduatorie che si sono create negli ultimi anni. QUI L'ORDINE DELLE IMMISSIONI IN RUOLO.

Nelle riunioni che si sono tenute nei giorni scorsi, Il Ministero ha informato che non sono stati autorizzati per le immissioni in ruolo tutti i posti liberi, perché una parte è stata accantonata per i vincitori del secondo concorso da bandire in autunno. Da segnalare la graduatoria di merito del primo concorso del Pnrr, che si sta svolgendo attualmente. A questa procedura verrà destinato il 50% dei posti residui dalle immissioni in ruolo da GM 2016 e 2018 (compresa la fascia aggiuntiva).

Le graduatorie trattate all'interno di INR Docenti sono le seguenti:

  • Concorsi ordinari per esami e titoli banditi nell'anno 2016
  • Concorso straordinario infanzia e primaria bandito nel 2018 e Concorso straordinario scuola secondaria bandito nel 2018 (cdFIT)
  • Fascia aggiuntiva al GM 2018
  • Procedura straordinaria di cui al DD 510/2020
  • Concorso Ordinario Infanzia e Primaria DD 498/2020 e Concorso Ordinario scuola secondaria DD 499/2020
  • Disciplina del Concorso ordinario STEM – art. 59 comma 14 DL 73/2021
  • Disciplina del Concorso Ordinario STEM – art. 59 comma 18 DL 73/2021
  • Laureati ad esaurimento personale docente
  • Chiamata veloce – DM 25/2020
  • Concorso straordinario bis di cui all'art. 59, comma 9bis, del DL 73/2021

Le novità per il 2024-2025

Il Ministero dell'Istruzione e del Merito, nell'informativa tenutasi lo scorso 23 luglio, ha annunciato importanti modifiche alla piattaforma per le nomine in ruolo per l'anno scolastico 2024/25. Le modifiche si sono rese necessarie per allineare la piattaforma alle nuove disposizioni legislative, in particolare per quanto riguarda il diverso trattamento riservato ai docenti assunti tramite i concorsi ordinari 2023 (concorsi PNRR).

Dichiarazione dell'abilitazione

La prima modifica riguarda la dichiarazione dell'abilitazione all'insegnamento. Come previsto dall'art. 13 del D.Lgs. n. 59/2017, i vincitori del concorso già in possesso dell'abilitazione saranno assunti a tempo indeterminato, mentre i vincitori privati ​​di abilitazione otterranno un contratto a tempo determinato di un anno, durante il quale dovranno conseguirla.

Per gestire questa differenza, la piattaforma richiederà agli aspiranti di dichiarare se sono già in possesso dell'abilitazione o se devono ancora conseguirla. Tale informazione è fondamentale per l'Amministrazione, che procederà all'assunzione con la tipologia di contratto corretta.

Dichiarazione del titolo di studio per il sostegno

La seconda modifica riguarda i docenti che aspirano ad essere assunti su posti di sostegno. La piattaforma richiederà a questi docenti di specificare il titolo di studio posseduto (laurea o diploma).

Nel caso di laurea, sarà necessario fornire informazioni dettagliate, come il tipo di laurea, l'Università che l'ha rilasciata e la data di conseguimento. Tale precisazione è importante perché l'accesso ai posti di sostegno può avvenire sia con la laurea che con il solo diploma.

Il Ministero ha specificato che si terrà conto della situazione attuale del candidato. Ad esempio, un docente che ha partecipato al sostegno del TFA con il solo diploma, ma che ha conseguito la laurea successivamente, potrà indicare la laurea come titolo di studio.

Procedura d'ufficio

Il Ministero ha precisato che, in caso di procedura d'ufficio, l'aspirante sarà considerato privo di abilitazione e, per i posti di sostegno, diplomato. Sarà cura degli uffici competenti reperire le informazioni necessarie per verificare la presenza dell'abilitazione e l'esatto titolo di studio.

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