Cancro al polmone, i programmi di screening potrebbero dimezzare la mortalità
Ogni anno il 1° agosto si celebra la Giornata mondiale contro il cancro ai polmoni. Questa importante giornata di sensibilizzazione sulla salute serve a ricordare la battaglia in corso contro una delle forme di cancro più diffuse e mortali. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, il cancro ai polmoni miete ogni anno più vittime dei tumori al colon, al seno e al fegato messi insieme e, nonostante i progressi nella prevenzione, nello screening e nel trattamento, questa neoplasia rimane una sfida significativa per i sistemi sanitari.
Secondo i dati del 2022, circa 1,81 milioni di persone sono morte di cancro ai polmoni a livello globale, mentre sono stati segnalati 2,48 milioni di nuovi casi, confermandosi il tumore più comune e la principale causa di morte oncologica in tutto il mondo, anche in Italia, con 34mila nuovi decessi all'anno.
La causa principale è il fumo di tabacco (anche passivo), ma può verificarsi anche in persone che non hanno mai fumato (15% dei casi), ma concorrono anche l'inquinamento ambientale, l'esposizione a sostanze chimiche come l'amianto, il radon, i gas di scarico e la predisposizione genetica.
Il viaggio per comprendere e combattere questo tumore è stato lungo. All'inizio del XIX secolo, era una malattia estremamente rara, con meno dell'1%-2% della popolazione colpita. Ma, a metà del XX secolo, era diventata la principale causa di morte per cancro negli uomini in molti paesi. Le teorie iniziali puntavano sull'inquinamento atmosferico e l'esposizione a gas tossici durante la prima guerra mondiale. Tuttavia, solo negli anni '40 e '50 gli studi scientifici hanno iniziato a stabilire un chiaro collegamento tra fumo e cancro ai polmoni, segnando una svolta nella salute pubblica che ha portato a diffuse campagne antifumo e un graduale calo dei fumatori in molti paesi.
Negli Stati Uniti, per esempio, i tassi di mortalità sono in costante calore, grazie ai progressi nel trattamento e alla crescente consapevolezza pubblica dei pericoli del fumo. Anche la diagnosi precoce tramite programmi di screening ha svolto un ruolo cruciale nel migliorare i risultati per molti pazienti. Segno che la prevenzione primaria e secondaria sono fondamentali tanto quanto le innovazioni terapeutiche e che l'idea di attivazione di programmi di screening, come già avviene per il tumore al seno, all'utero e al colon retto, avrebbero un impatto non solo sulla salute dei cittadini , ma anche sui risparmi del sistema sanitario: secondo alcune stime, il costo sociale del cancro al polmone in Italia si aggira intorno ai 2,5 miliardi di euro all'anno.