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Orlandi-Gregori, le bugie di Fabio De Rosa in commissione: dalle avance respinte agli orari, pressing sul marito dell’amica di Mirella


Presente avanzamento respinte e orari che non tornano. Silla scomparsa di Mirella Gregori sta emergendo un quadro di bugie e vuoti di memoria inquietante. Gregori è la giovane romana sparita il 7 maggio 1983 non lontano dalla sua abitazione. Il suo caso, insieme a quello più celebre di Emanuela Orlandi, è ora sotto la lente d'ingrandimento di una commissione d'inchiesta bicamerale. Mirella, poco prima di scomparire nel nulla, era stata con la sua amica Sonia De Vito nel bar gestito dalla famiglia di quest'ultima. Proprio le audizioni di De Vito e di suo marito, allora fidanzato, Fabio De Rosa, hanno messo in evidenza più di un'incongruenza. Da ultimo, la seconda audizione di De Rosa avvenuta oggi, giovedì 1 agosto, a palazzo San Macuto. Dove i commissari hanno appurato che De Rosa ha reso dichiarazioni false circa il suo orario di arrivo al bar dei De Vito il giorno della scomparsa di Mirella Gregori.

Le incongruenze nella prima audizione di De Rosa

Quando De Rosa, marito dell'amica del cuore di Mirella Gregoriè stato sentito lo scorso 16 luglio, ha sostenuto di non essere mai stato interrogato dal giudice Ilario Martella sul caso della giovane scomparsa il 7 maggio 1983. Inoltre ha spiegato di essere andato quel giorno al bar dei De Vito per prendere Sonia, all'epoca sua fidanzata, che lavorava là “intorno alle 19.30-20” e non, come risulta invece dalle dichiarazioni rese all'epoca delle indagini, “intorno alle 15”.

“Praticamente io il sabato fino alle 5 stavo in cantiere – ha detto De Rosa rispondendo alle domande dei commissari – giusto al sabato andavo magari un po' più tardi, stavo lì per il Totocalcio e la portavo via. Quando andai al bar – ha aggiunto – già erano passate la mamma di Mirella Gregori e Maria Antonietta a chiedere di Mirella”.

Quando il presidente della Commissione, il senatore Andrea De Priamogli ha fatto notare che il 16 ottobre 1986 davanti al giudice istruttore Martella, nella qualità di testimone, aveva riferito di essere arrivato alle ore 15, De Rosa ha ribattuto: “Assolutamente no, non credo che mi ha interrogato, perché mi hanno interrogato soltanto Maisto e Capaldo dopo 30 anni. Io non sono stato mai interrogato da nessun altro”, ha aggiunto, anche se successivamente ha detto di ricordare di essere stato al comando dei carabinieri di via a Selci.

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La nuova audizione di De Rosa: le bugie del marito di Sonia De Vito

Nella giornata di oggi, giovedì 1 agosto, la Commissione di inchiesta ha convocato di nuovo De Rosa per verificare l'attendibilità delle dichiarazioni. L'audizione è durata pochi minuti, il tempo di appurare, da parte della Commissione, che De Rosa ha reso dichiarazioni false circa il suo orario di arrivo al bar dei De Vito, dichiarazioni rese nella precedente audizione di inizio luglio. De Rosa è stato messo a confronto, infatti, con il verbale del suo interrogatorio dell'epoca. Nessuna domanda da parte dei commissari dopo l'esame del verbale. De Rosa, apparentemente spiazzato, si è limitato a salutare lasciando l'aula.

Il verbale che getta un'ombra su De Rosa: “Mirella rifiutò le sue avance”

Un tiro a ballo Fabio De Rosa intanto è spuntato un verbale risalente a 41 anni fa riportato dal settimanale Giallo. Si tratta delle parole di un'amica di Mirella, Simona, raccolte dai carabinieri. Il verbale – che apparirà sulle pagine del settimanale – recita così: “Poco prima di sparire, Mirella mi rivelò di aver respinto gli approcci espliciti di Fabio, il fidanzato della sua amica Sonia. Quando parlai con Fabio e Sonia, il giorno dopo la scomparsa di Mirella, mi sembravano entrambi quasi indifferenti”.

I “non ricordo” di Sonia De Vito

Sonia De Vito è stata l'ultima a vedere Mirella Gregori poco prima che sparisse nel nulla ma oggi addirittura negare il legame di amicizia con la giovane sembra. Almeno così ha fatto intendere nell'audizione a palazzo San Macuto. Capelli neri, occhiali, giacca scura: è stata la prima volta che De Vito si è mostrata, suo malgrado, in pubblico. Ma la sua prima richiesta, a sottolineare una certa reticenza che sempre l'ha contraddistinta – venne anche indagata all'epoca – è stata di secretare l'audizione. Così il 18 giugno scorso sono state spente le telecamere del circuito interno della tv.

Amica del cuore di Mirella, sentita dai commissari ha svicolato sul suo legame con la vittima. Inoltre ha affermato di non ricordare la persona a cui ha rilasciato la confidenza riguardo al soggetto che avrebbe rapito Mirella. Sì, perché De Vito pochi mesi dopo la scomparsa di Gregori venne intercettata dai servizi segreti mentre si confidava con una persona proprio sulla vicenda. Con parole inquietanti: “Quello ci conosceva, come ha preso Mirella poteva prendere anche me”.



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