Istruzione

Crepet: “Basta pagliacciate, la scuola deve essere esigente. Basta tablet in classe, così i bambini saranno tutti uguali” – Orizzonte Scuola Notizie


Senza peli sulla lingua, come suo solito, Paolo Crepet analizza il malessere giovanile contemporaneo in un'intervista rilasciata a La Repubblica. Lo psichiatra non risparmia critiche a quello che definisce un modello educativo fallimentare, dove i genitori, trasformati in “pusher”, narcotizzano i figli con beni materiali e tecnologia, anziché fornire loro gli strumenti per affrontare la vita.

Crepet punta il dito contro l'eccessiva permissività, la mancanza di regole e limiti, che genera adulti fragili e incapaci di gestire frustrazione e fallimento. L'abuso della tecnologia, a partire dalla tenera età, crea isolamento e impedisce lo sviluppo di competenze sociali essenziali.

“Abbiamo creato una sceneggiatura formidabile”affermando Crepet, “e ora osserviamo questo spettacolo raccapricciante come se fossimo al cinema”. Lo psichiatra cita il caso di Filippo Turetta, il giovane che ha ucciso la fidanzata, sottolineando come l'assenza di figura di riferimento presenti e attento abbia contribuito alla tragedia.

La soluzione, secondo Crepet, risiede in un cambiamento di rotta radicale. Bisogna restituire ai bambini il tempo per la noia, per la creatività, per l'interazione reale. La scuola deve tornare ad essere un luogo di apprendimento stimolante ma rigoroso, dove i voti rappresentano uno strumento di valutazione e di responsabilizzazione.

“Ridare le matite e la colla ai bambini, dare tempo e regole, riscoprire la noia”, questo l'appello di Crepet. Un invito a riscoprire il valore della diversità, dell'imperfezione, della capacità di pensare criticamente e di esprimere la propria opinione, anche a costo di essere “eretici” in un mondo che sempre più spesso premia il conformismo.



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