Guerra Ucraina – Russia, le news di oggi. Kara Murza: “Navalny poteva essere salvato”. Mosca, “Abbattuti 75 droni ucraini su 7 regioni e Mar Azov”
Biden: “Grande impresa di diplomazia e amicizia”. Trump attacca l'accordo. Mentre sul terreno in Ucraina arrivano i primi caccia Nato, la diplomazia porta a segno un importante scambio di prigionieri
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Mosca, 'abbattuti 75 droni ucraini su 7 regioni e Mar Azov'
Le forze russe hanno abbattuto durante la scorsa notte ben 75 droni ucraini su sette regioni russe e sul Mare d'Azov, secondo quanto afferma il ministero della Difesa russo, citato dall'agenzia Tass.
Secondo Mosca, 36 droni lanciati dal “regime di Kiev” sono stati intercettati sulla regione di Rostov, 8 su quella di Kursk, 9 su quella di Belgorod, 17 su quella di Oryol, 2 sulla regione di Ryazan,3 su quella di Voronezh e altri tre su quella di Krasnodar e il Mare d'Azov.
Kara Murza: “Navalny poteva essere salvato”
Il dissidente russo Vladimir Kara Murza, nella conferenza stampa dopo la sua liberazione: “Se l'accordo di scambio di prigionieri fosse stato raggiunto prima, e se il governo tedesco avesse dovuto affrontare meno resistenze, forse Aleksej Navalny sarebbe ancora vivo”
Il dissidente Yashin: “Putin mente sul sostegno dei russi alla guerra in Ucraina”
“In Russia ci sono molte persone contrarie alla guerra contro l'Ucraina. Non confondiamo il regime di Putin e la Russia, la propaganda del Cremlino vuole fingere che tutte le persone nel nostro Paese sostengano la dittatura di Putin e la sua guerra aggressiva in Ucraina : questa è una bugia e non lasciatevi convincere che questa bugia del Cremlino abbia almeno qualche relazione con la realtà”. Lo ha detto il dissidente russo Ilya Yashin, incontrando la stampa a Berlino assieme ad Andrei Pivovarov ea Vladimir Kara-Murza, rilasciati ieri nel maxi scambio di prigionieri Usa-Russia.
Yashin: “Non volevo lasciare la Russia, sono stato espulso contro la mia volontà”
“Non ho firmato una richiesta di grazia a Putin. Sono stato portato via dalla Russia contro la mia volontà. Il mio primo pensiero appena atterrato in Germania è stato di risalire sull'aereo e tornare in Russia. Il mio non è stato uno scambio, ma un'espulsione”. Sono le parole di Ilya Yashin, il dissidente russo inserito nel maxi-scambio di prigionieri avvenuto ieri tra Russia, Stati Uniti e Germania, nella sua prima conferenza stampa da uomo libero. “Sono un patriota russo – ha aggiunto – e lavorerò per una Russia libera. Il mio scopo è ritornare in Russia. Non mi rassegnerò mai ad avere un ruolo da emigrante”. Infine, Yashin ha raccontato che un ufficiale del servizio di sicurezza Fsb gli ha detto che, se rientrerà nel Paese, “i tuoi giorni finiranno come quelli di Navalny”.