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Khelif in lacrime: “Combatto per la dignità di tutte le donne. Ingiustizia nei miei confronti”


Lo sport stempera le polemiche, anche quelle grosse. Il giorno prima dell'incontro con Imane Khelif, al centro delle polemiche per i suoi alti livelli di testosterone, la sua avversaria Anna Luca Hamori aveva scritto sui social: “Ho lavorato tutta la vita per essere ai Giochi, e forse un uomo fermerà il il mio sogno”. Ventiquattro ore e tre riprese in cui ha combattuto bene e ha perso, i toni della pugile ungherese sono diversi: “Auguro buona fortuna alla mia avversaria, sono orgogliosa di come ho combattuto e sono riconoscente di essere qui”. Dopo l'incontro le due si erano abbracciate e scambiate un saluto.

parla di imane

Anche Imane Khelif, in semifinale per la categoria 66kg, ha parlato dopo l'incontro. Ha ringraziato Dio, ha fatto il saluto militare, poi è scoppiata in lacrime, un pianto liberatorio. Poi le parole, solo ai media algerini: “Combattimento per l'onore e la dignità di tutte le donne. Ho lavorato duramente per essere qui, e sono orgogliosa di portare una medaglia al mio paese. Il popolo arabo mi conosce da tempo, per anni ho combattuto in tutte le gare internazionali. Tanta ingiustizia nei miei confronti, ma io dalla mia parte ho Dio”. E arrivano anche i complimenti del presidente algerino Abdelmadjid Tebboune: “Hai onorato le donne del nostro paese”



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