Istruzione

La storia di Andrea, alunno 11enne in classe senza libri, pennarelli e matite: “Me li sono dimenticati”. La verità è un'altra: i genitori non hanno i soldi per comprarli – Orizzonte Scuola Notizie


Andrea, undici anni e una montagna di vergogna sulle spalle. Ogni mattina, varcando la soglia della scuola, si ripete la stessa scena: la finta dimenticanza dei quaderni, la scusa dei pastelli lasciati a casa. Un copione recitato con il cuore a pezzi, perché la verità è ben diversa: la sua famiglia non può permettersi di acquistare il materiale scolastico.

La storia di Andrea, raccontata da La Stampa, non è un caso isolato. In Italia, almeno 2 bambini su 8 affrontano l'anno scolastico privi dei libri di testo e del materiale necessario a causa delle difficoltà economiche delle famiglie. Il caro-vita, la perdita del lavoro, le spese impreviste trasformano penne, quaderni e colori in beni di lusso, sacrificabili sull'altare di bollette, affitto e generi alimentari.

Andrea, primogenito di quattro figli, conosce la difficile situazione economica della sua famiglia e se ne vergogna. Per questo si preferisce mentire agli insegnanti, inventando scuse e finzioni per mascherare una realtà che lo fa sentire inadeguato.

Fortunatamente, Andrea trova il coraggio di confidarsi con gli educatori di Spazio Libellula, un centro educativo milanese. Le sue parole svelano un disagio profondo, la paura di essere scoperti, l'ansia di non riuscire a tenere il passo con i compagni.

La Fondazione Libellula, dopo aver contattato la famiglia di Andrea, decide di donare al bambino e ai suoi fratelli il materiale scolastico necessario. Un gesto concreto che restituisce ad Andrea la serenità e la possibilità di concentrarsi sullo studio senza vergogna.



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