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Vendite biciclette in calo in Europa, ma l’industria resiste


L'Ancma ha diffuso i dati del rapporto Conebi 2024 relativi al 2023; è previsto entro il prossimo anno il superamento dell'eccesso di scorte e la ripartenza della produzione

3 agosto – 12:59 – MILANO

Dopo le vendite eccezionali durante gli anni della pandemia, la veloce evoluzione della realtà economica, nonché le diverse interruzioni della catena di fornitura, nel 2023 l'industria europea della bicicletta si è adagiata sugli allori subendo di fatto un forte azzeramento. A causa dell'aumento del costo della vita e della concessione del potere d'acquisto dei consumatori europei, le vendite di biciclette nel Vecchio continente sono diminuite, ma il settore è stato in grado di dimostrare una generale capacità di recupero. Questo è quanto emerge dall'ultimo rapporto annuale dell'industria e del mercato della bicicletta europea di Conila Confederazione Europea dell'Industria Bici, E-Bike, Componenti ed Accessori, diffuso da AncmaAssociazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori.

Il rapporto Conebi 2024

Spulciando i dati di mercato, il rapporto evidenzia un calo delle vendite di bicicletta tradizionali insieme a una leggera flessione delle vendite di biciclette elettriche, nonostante queste ultime abbiano registrato un aumento di oltre il 50% delle vendite unitarie rispetto ai livelli pre-pandemia. Le vendite di biciclette hanno raggiunto le 11,7 milioni di unitàin calo rispetto ai 14,7 milioni registrati nel 2022, mentre la domanda di e-bike è rimasta piuttosto stabile con 5,1 milioni di unità vendute rispetto ai 5,5 milioni del 2022. Le vendite combinate di biciclette muscolari e biciclette elettriche sono stato pari a 19,3 miliardi di euro segnando un caloria dell'8,9% sempre rispetto al 2022. Anche la produzione ha accusato un calo più marcato in risposta alla riduzione delle vendite e all'eccesso di scorte dell'anno scorso a causa delle interruzioni della catena di approvvigionamento. Coni si ritiene che il problema delle scorte in eccesso potrebbe essere superato nel 2025 aprendo la strada ad un successivo aumento della produzione.

Investimenti e occupazione

Sempre secondo i dati dello studio Coni, sono stati vari investimenti volti ad aumentare la capacità produttiva attraverso la costruzione di nuovi stabilimenti e magazzini in diversi paesi europei. Oltre 1,9 miliardi di euro sono stati stanziati nel 2023, una quota leggermente al di sotto rispetto ai 2,1 miliardi di euro registrati nel 2022. Se gli investimenti risultano più o meno stabili, diminuiscono i dati relativi all'occupazione. Il settore, che comprende oltre 1.200 aziende in tutta Europa, ha registrato una calo rispetto al 2022: in media, -5,5% rispetto all'anno precedente. Questa varia in modo significativo da Paese a Paese e tiene conto del fatto che alcuni mercati sono più sviluppati, mentre altri devono ancora sperimentare la rivoluzione della mobilità delle biciclette e delle bici elettrica. Coni, nonostante tutto, rimane ottimista sul fatto che il mercato europeo continuerà a crescere fino al 2030, prevedendo un aumento significativo della domanda, il tutto auspicando un ambiente politico favorevole. Come dichiarato da Mariano Romanopresidente di Confindustria Ancma: “I dati del mercato europeo sono leggermente migliori rispetto alle tendenze nazionali che abbiamo delineato attraverso le nostre stime. E questo impone un impegno ancora più significativo nel nostro Paese per promuovere la cultura della bici e, soprattutto, lo sviluppo di un sistema di infrastrutture più consona. È presente ancora un grande potenziale di crescita in Italia, che ha solo bisogno di essere liberato completamente e accompagnato in maniera sussidiaria dalle istituzioni”.





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