Economia Finanza

Israele si prepara all'attacco: arriva il capo del comando Usa




L'attacco dell'Iran a Israele si fa sempre più vicino e gli alleati dei due Paesi hanno fatto le loro mosse. La Russia è obbligatoria armi a Teheran, mentre gli Stati Uniti hanno posizionato i loro distaccamenti navali per fornire sostegno allo Stato ebraico. Proprio per finalizzare il coordinamento con le Idf, il capo del Centcom (Comando centrale americano) Michael Kurilla arriverà a Tel Aviv lunedì 5 agosto.

La notizia è stata diffusa dal giornalista di Assi Barak Ravid, che ha citato una fonte israeliana. Stando a quanto dichiarato da funzionari statunitensi, il generale visiterà anche la La Giordania e le nazioni del Golfo per formare una coalizione internazionale che sostiene la difesa dello Stato ebraico come già avvenuto nell'aprile scorso. In particolare, Amman sarà una tappa fondamentale perché quattro mesi fa ha abbattuto i drone di Teheran che hanno sorvolato il suo territorio e permesso a Stati Uniti e Israele di utilizzare il suo spazio aereo per intercettare i velivoli senza pilota nemici.

L'amministrazione Biden, però, ha ammesso che potrebbe essere difficile radunare di nuovo il supporto dei partner regionalepoiché l'uccisione di Ismail Haniyeh rientra a pieno nel conflitto tra Israele e Hamas a Gaza, che ha scatenato un'ondata di sentimenti anti-ebraici in tutto il Medio Oriente. Una differenza sostanziale, questa, rispetto all'eliminazione dei generali dei pasdaran in Siria che ha causato la rappresaglia iraniana ad aprile.

I servizi di sicurezza israeliani e statunitensi hanno affermato che l'attacco alla Repubblica islamica potrebbe verificarsi lunedì 5 agostoaggiungendo anche che vi è la possibilità di un coinvolgimento diretto degli Hezbollah libanesi. Non è noto, però, se le forze di Teheran ei terroristi del Paese dei cedri lanceranno la loro vendetta contemporaneamente o in due fasi separate. Le agenzie di intelligenza di Washington e Tel Aviv, inoltre, ritengono che i due schieramenti stiano ancora finalizzando la loro pianificazione e l'approvazione dell'attacco a livello politico.

Proprio per contribuire a questa fase e incoraggiare operazioni su vasta scala, gli Stati Uniti annunciati hanno venerdì 2 agosto il rafforzamento della loro presenza navale e area nella regione.

Tramite l'Egitto, inoltre, la Casa Bianca ha fatto sapere all'Iran che interverrà a fianco di Israele nel caso di una guerra aperta. Da parte sua, il premier Benjamin Netanyahu ha affermato che le Idf sono pronte ad ogni possibile scenario e che “colpiamo con forza ognuno” delle braccia dell'”culo del maschio” di Teheran.



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