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Camarda, primi assaggi di grande Milan: i gol, le canzoni, le dritte dei big


Giocate da fenomeno e un futuro da top player già scritto: la trasferta americana con il Milan ha confermato che il giovane talento rossonero ha diritto di stare in quel gruppo, a dispetto dei suoi sedici anni

Dal nostro inviato Luca Bianchin

5 agosto – 19:41 – BASKIN RIDGE (Stati Uniti)

Due scene dalla tournée americana del Milan. La prima: Francesco Camarda alla fine della partita col Real a Chicago si mette a giocare con i capelli di Samuel Chukwueze, che sta festeggiando la partita vinta da migliore in campo. Un po' gesto d'affetto, un po' scherzo da ragazzo. La seconda: partitella di fine allenamenti, gialli contro azzurri, i gialli costruiscono una buona azione a sinistra e trovano Camarda libero. Lui, sereno, la mette all'incrocio col destro. Camarda è così, è alla prima settimana della vita in un gruppo di adulti ed è chiaro, è un ragazzo. In campo però sembra uno del gruppo, è presto per capire quanto valga ma nell'allenamento aperto al pubblico è sembrato uno come gli altri, come se non avesse 16 anni.

cantante da brividi

Camarda, vada come vada, ricorderà questi 10 giorni negli Stati Uniti per tutta la vita. Non era tra i convocati iniziali, si è aggiunto dopo la prima partita di New York contro il Manchester City e ora si gode il momento. Due sere fa è andato al karaoke, ha cantato “Sarà perché ti amo” e beh, è ​​stato terribile. Voto 3. Rafa Leao, che quando può scherzare non si sottrae, gli ha scritto sui social: “Meno male che sai giocare a calcio perché da cantante malissimo”. E Alexis Saelemaekers, quando ha vinto la sfida ai kart, gli ha dedicato una storia Instagram: “Francesco, prossima volta fratello”. Uno del gruppo.

dalla barca alla spal

La vita vera però aspetta Francesco Camarda dopo il volo intercontinentale di ritorno. Milan Futuro si sta allenando senza di lui ma ha riservato un posto per lui: sarà un attaccante in Serie C. Senza ansia, senza pressioni, si allenerà qualche volta con la prima squadra – quante volte, è da capire – e sperimenterà il calcio professionistico . Francesco lo scorso anno ha giocato sotto età in Primavera – un 2008 contro i 2005 – ma ora dovrà tuffarsi in un altro mondo: un sedicenne contro i trentenni a Perugia, Pescara, a Terni dal suo vecchio allenatore Ignazio Abate, a Ferrara con la Spal . Campi storici, che ha visto in televisione. Sarà dura, ma gli farà bene. Domani sera, leggero, invece andrà a Baltimora, in uno stadio gigante, a giocare contro il Barcellona… e non alla PlayStation. Fonseca gli darà probabilmente qualche minuto alla fine, come un anno fa nella stessa partita, a Las Vegas, accadde a Lamine Yamal con l'altra maglia. Anche Yamal sembrava un ragazzino ma i ragazzini, se sono speciali, volano.





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