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Con CYGNI un genere quasi del tutto dimenticato torna alla ribalta, e lo fa in grande stile: vai di Bullet Hell sotto l'ombrellone!


La cosa buffa di CYGNI: Tutte le armi spianate è che, sia per via del genere di videogioco a cui appartiene sia per via dello stile che lo caratterizza, potrebbe benissimo essere scambiato per un gioco realizzato in Giappone. In realtà la software house responsabile del suo sviluppo, Lavori a chiglia, è scozzese. Fin qui niente di buffo, se non fosse che il gioco è stato così apprezzato in Giappone da meritarsi un editore nipponico di un certo peso, Conami!

Il gioco in questione, che per comodità chiameremo CYGNI, è di quelli nostalgico. Gli sviluppatori però non hanno usato la scusa della nostalgia per proporre il solito sparatutto a scorrimento verticale trito e ritrito. In realtà il titolo in questione è quasi più etichettabile come Proiettile Infernoun genere ancora più di nicchia che faceva impazzire i giocatori di tutto il mondo con livelli di difficoltà assurdi ben prima dell'arrivo dei simile all'anima.

A prescindere da quale etichetta vogliamo assegnargli, CYGNI è tutt'altro che banale, e vogliamo raccontarvi brevemente il perché. Non sarà originale come Ritornoma ha dalla sua alcune caratteristiche che potrebbero convincervi a dargli una chance!

Così si fa un Bullet Hell

Di base, CYGNI offre un'esperienza di gioco piuttosto impegnativa e serrata strutturata in modo classico. Il giocatore è messo costantemente alla prova da ondate di nemici e proiettili che riempiono lo schermo, e da buon Bullet Hell qual è, non perdonare gli errori. Il livello di difficoltà è alto, ma non ingiusto, e premia la perseveranza e l'abilità del giocatore. Potrete subire pochissimi colpi, in teoria, e la morte equivale a dover rifare tutto il livello. Il funzionamento è quello tipico degli sparatutto a scorrimento verticale, con tasti (o una levetta) per gestire i Movimenti 2D della navetta e altri adibiti al fuoco primario e secondario. In realtà proprio qui la cosa si complica, aggiungendo quel pizzico di pepe che lo rende più gustoso del solito.

Togliamoci subito il dente: sarebbe meglio giocarlo con un bel controller. Questo perché è palese che il gameplay di CYGNI è stato studiato con in mente la disposizione dei tasti di un pad. Non ci sono infatti solo fuoco primario e secondario. Ci sono bersagli di terra e bersagli aerei: quelli aerei si colpiscono il classico dorsale di destra, per quelli di terra invece bisogna passare al dorsale di sinistra, e ovviamente non potete premerli contemporaneamente. Non solo: distruggendo i nemici si possono generare sfera di energia da raccogliere. Quest'ultima può essere bilanciata a scelta fra lo scudo difensivo e le armi, in modo anche da rigenerare il fuoco secondario da utilizzare con un altro tasto ancora. Non solo: giocando con il controller, con il pad di destra ci si muove, mentre con quello di destra si può spostare la mira di alcuni gradi (quasi come fosse un twin stick shooter).

Se già di per sé quindi ci vuole una gran concentrazione per scansare i colpi in arrivo e un certo occhio nel capire quale bersaglio colpire, a questo dovete aggiungerci anche l'alternanza delle armi, la direzione di fuoco e la gestione dell'energia. E a proposito dell'energia, ecco perché ho detto “in teoria” subito dopo “potrete subito pochissimi colpi”: gesticolando bene potrete sopportare più colpi del previsto, rendendo l'esperienza leggermente meno punitiva. Leggermente, perché già a difficoltà media sopravvivere non è cosa da poco, anche raccogliendo energia e gestendola in modo giusto. Bullet Hell sì, ma con criterio, ed è in questo che si nota lo stampo più occidentale del gioco.

Atmosfere da brivido

È bello come CYGNI inizia con un filmato 3D molto in stile anime dai colori accesi e dalle musiche epiche (quasi allegre) per poi spedirvi a calci nel fondo schiena in uno scenario oscuro, pieno di nemici assetati di sangue, esplosioni, eserciti di terra che avanzano sullo sfondo, luci al neon e boss fight cupi e sinistriche sembrano quasi strizzare l'occhio a una Guerra dei Mondi dai toni ancora più futuristici e diabolici.

Sempre da buon Bullet Hell, i boss Fight sono quasi all'ordine del giorno, e vi accoglieranno non solo a fine livello, ma anche dopo pochi secondi dall'inizio del primo livello. E proprio loro sconvolgono tutto lo scenario di gioco con animazioni convincenti, mosse particolari e dettagli grafici davvero ben realizzati. La nostra navicella, denominata Orca, a confronto è minuscola, e c'è questo continua sensazione di Davide contro Golia che contribuisce a rendere l'esperienza di gioco ancora più soddisfacente. Tutto questo è condito alla perfezione da una colonna sonora strumentale decisamente epica. Insomma, i ragazzi di KeelWorks hanno confezionato un gran bel prodotto.

Difficoltà e longevità

Nel caso si voglia vedere cosa ha da offrire CYGNI senza soffrire troppo c'è la modalità Facile, che vi coccola con 3 vite disponibili per cercare di finire il livello senza beccarsi un bel gioco finito in faccia. Basta passare alla modalità Normale per avere un'esperienza più in linea con il genere.

Come accennato, se morite dovete ricominciare da capo. Occhio però: la difficoltà e la ripetizione fanno parte dell'esperienza di gioco. La campagna infatti è composta da sette livelli, e affrontarli alla modalità facile ha come conseguenza quella di finirli molto velocemente. Il gioco però non è pensato per essere affrontato solo a livelli. L'idea di fondo, oltre quella di provare e dominare i tre livelli di difficoltà, è anche quella di far sì che il giocatore si cimenti a sbloccare tanti potenziamenti per la navicella Orca (ce ne sono un bel po'). Insomma, un po' di “completismo” in questo genere di giochi ci sta. Ah, c'è anche la modalità Co-op!

Ok il prezzo è giusto

CYGNI: All Guns Blazing non sarà il gioco (o il bullet hell) più longevo di sempre, ma se non altro il prezzo è umano. Si parla di 29,99€ su PS5, Xbox e PC con disponibilità a partire dal 6 agosto, anche se almeno per qualche ora su Steam lo trovato scontato a 26,99€.

Idem su PS5 se siete abbonati a PlayStation Plus. Se però avete un po' di pazienza, dall'8 agosto fino al 15 lo trovate gratis su Epic Games Store.

Nel mio caso io ho giocato su Steam Deck. Quindi, nel caso qualcuno se lo stesso chiede: sì, CYGNI è perfetto anche per le console portatili. Anzi, è forse proprio in questo ambito che dà il meglio di sé, visto lo schermo compatto che permette di concentrarsi meglio su quanto sta succedendo in ogni angolo, e visti i controlli fisici in stile controller appunto. Fra l'altro, anche se sulla scheda Steam è riportato il bollino giallo sulla compatibilità con Steam Deck (quello verde sarebbe meglio), il gioco funziona alla grande, e gli stessi autori hanno postato una guida su come farlo funzionare anche meglio.

Non avete Steam Deck? Va benissimo anche su ROG Ally, Artiglio MSI o simili (come quelli di AYANEO)! Portarselo sotto l'ombrellone è cosa buona e giusta, sempre che le imprecazioni non disturbano i vicini intenti a rilassarsi.

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