Istruzione

Immissioni in ruolo, in Puglia soltanto 2181 assunzioni. I posti vacanti sono oltre 2800 – Orizzonte Scuola Notizie


Come riportato da FLC CGIL Puglia, il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha autorizzato 2181 assunzioni di docenti in Puglia per l'anno scolastico 2024/25. tuttavia, il fabbisogno reale supera di circa il 30% questo numero, con oltre 2800 posti vacanti. Questa situazione, che risponde alle previsioni del PNRR, lascia senza lavoro molti aspiranti docenti, vincitori di concorsi, e pone a rischio la continuità didattica.

La discrepanza tra il numero di assunzioni autorizzate e il fabbisogno reale può essere attribuita a un deficit programmatorio o a un accordo con la Commissione Europea per rispettare i termini del PNRR. A settembre, circa 700 posti stabili non potranno essere coperti, nonostante le graduatorie dei concorsi PNRR siano piene di docenti qualificati. Questo paradosso aumenta la precarietà e rischia di interrompere la continuità didattica per gli studenti.

Il problema è evidente in diverse classi di concorso. Ad esempio, nella classe A050 (scienze), ci sono 183 posti vacanti ma solo 38 vincitori del concorso PNRR disponibili. Per la classe A048 (scienze motorie), i posti vacanti sono 110, ma solo 21 le assunzioni autorizzate. Nella classe A012 (italiano, storia e geografia), 128 posti disponibili ma solo 21 vincitori del concorso. Questo divario sarà colmato da supplenti, il cui contratto potrebbe essere risolto in caso di arrivo dei vincitori del concorso, aumentando l'incertezza lavorativa.

La situazione è critica anche per il personale di sostegno. Per il 2024/25, l'organico di diritto prevede 9889 posti, ma l'anno precedente sono stati necessari 8443 posti in deroga. Il mancato riversamento dell'organico in deroga nel diritto personale limiterà le assunzioni del concorso, aumentando il numero di supplenti e riducendo la continuità didattica per gli alunni con disabilità.

L'ufficio scolastico regionale cercherà di limitare i danni con il proprio decreto assunzionale, ma la complessità delle procedure renderà difficile immettere in ruolo anche i 2181 docenti autorizzati.



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