Cinema

Borderlands, la recensione


La recensione di Borderlands, il film di Eli Roth con Cate Blanchett, tratto dall'omonimo videogioco, in uscita il 7 agosto al cinema

Si potrebbe parlare di Terre di confine e dei suoi infiniti problemi, nonché dell'idea misera di cinema che c'è dietro, anche solo discutendo della parrucca che indossa Cate Blanchett. Lei, l'avventuriera simil-cacciatrice di taglie, dura e spietata, senza sentimenti per mascherare di esserne in realtà piena, che in cambio di un lauto compenso viene incaricata di recuperare una bambina su un pianeta/discarica che conosce molto bene, è Lilith . Il suo look dovrebbe essere in linea con un'estetica che ruba il rubabile da Pazzo Max e invece somiglia a una ragazza di un paesino di provincia della Russia sovietica degli anni '60, appena uscita da un parrucchiere di basso livello. Sono esattamente i capelli che nei videogiochi da cui tutto è tratto ha il personaggio che lei interpreta, uguali, e qui sta il problema, che senza troppa fatica si può allargar…



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