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Matteo Mariotti al mare dopo l’attacco dello squalo e le operazioni. E tornano le polemiche sulla raccolta fondi


“A quanto pare i soldi della raccolta fondi a questo servono. Uguale a tutti gli altri fate le raccolte fondi solo per farvi i viaggi”. Matteo Mariotti, il ventenne di Parma che lo scorso dicembre ha perso metà della gamba sinistra in Australia nell'attacco di uno squalo, è tornato al centro delle critiche sui social. Negli ultimi giorni, dopo che ha postato foto di momenti di svago e divertimento fra la Sardegna e Lampedusa, anche se la maggior parte scrive messaggi di sostegno e incoraggiamento, c'è chi gli rinfaccia di spendere al mare i proventi del crowdfunding Tutti per Matte lanciato dopo il grave incidente e tuttora attivo in un link sulla pagina Instagram di Mariotti. Al momento la campagna ha portato 75mila euro.

Lui precisa di essere stato ospite di amici e sorvola sulle polemiche: “Ho trovato tantissimo calore, tanta vicinanza e questo mi dà ulteriore energia”. Molti lo difendono e ne rimarcano la forza di volontà e il coraggio: “Il fatto che Matteo abbia deciso di pubblicare le foto che lo ritraggono al mare – replica un'altro utente – non vuol dire necessariamente che sia sempre in vacanza. Resta il fatto che è libero di vivere come preferisce, specialmente dopo aver affrontato una situazione molto difficile”. “La magia – ha scritto il 20enne parmigiano in un post – è credere in te stesso. Se riesci a far sì che ciò accada, puoi far sì che qualsiasi cosa accada. Ogni brutto momento mi è servito per capire il valore di un sorriso, ogni sfida mi è servita per capire che non sono fatto per arrendermi e per quanto possa far male, tutto ha un senso”.

Una storia, la sua, che ha fatto il giro d'Italia e non solo anche per la drammaticità dell'attacco ripreso in diretta dalla telecamera che il ragazzo indossava per lo snorkeling. Dallo scorso dicembre sono seguiti sei interventi chirurgici fra Brisbane, al Rizzoli di Bologna e al Maggiore di Parma, qui in particolare per adattare la gamba alle protesi definitive, che saranno più di una: per camminare, correre e per stare in acqua. Ho trascorso un mese in Sardegna per una vacanza con alcuni amici istruttori di discipline acquatiche. Nelle acque della Costa Smeralda ha praticato kite surf e wakeboard e ha attirato le critiche. Ma il mare resta la sua grande passione: “Farà sempre parte della mia vita. Continuo a interessarmi agli squali, non ho paura di loro – ha raccontato -. Non si può demonizzare un pesce predatore perché era in cerca di cibo. Amo tutti gli animali”.

Matteo Mariotti torna in acqua dopo l'attacco dello squalo: “Impossibile descrivere l'emozione”





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