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Tita e Banti da sogno, l’oro bis è a un soffio: “Niente è scontato, dormiremo poco”


Oggi c'è la Medal Race della classe Nacra 17. Agli azzurri, con 14 punti di vantaggio, basterà chiudere settimi. L'argento è già sicuro

Dalla nostra inviata Federica Cocchi

7 agosto – 07:55 – MARSIGLIA

Come si dice in questi casi, comunque vada sarà un successo. Ruggero Tita e Caterina Banti si presentano oggi alla Medaglia Race dei Nacra 17 già con una medaglia al collo. Il colore lo deciderà la gara, in cui basterà loro arrivare settimi per riconfermarsi campioni olimpici del Nacra 17, il piccolo catamarano dotato di foil lungo 5 metri e mezzo e largo 2,59. Una barca nata per volare, anche se le condizioni di vento leggero di questi giorni non hanno permesso agli equipaggi di esprimersi al massimo. Ruggero e Caterina, con 14 punti di margine sugli argentini Majdalani-Bosco dovranno solo gestire.

vantaggio

Un margine accumulato in questi quattro giorni di regate ma che ieri ha rischiato di ridursi per una giornata non perfetta da parte dei due campioni azzurri. Nella prima regata, infatti, Tita-Banti sono stati squalificati per partenza anticipata, 20 punti pesanti da gestire nelle ultime regate della Opening Race. È andata sicuramente meglio la seconda prova: con vento leggero, mai oltre i 7 nodi, l'equipaggio italiano ha centrato un quinto posto, vedendo però avvicinarsi pericolosamente gli argentini. Gli azzurri sono stati bravi a gestire al meglio la terza, interrotta per assenza di vento, ma poi conclusa con un ottimo secondo posto dietro i cinesi Mai-Chen che ha permesso loro di allungare a 14 punti di distacco.

testa

Il vantaggio è tanto ma loro non si accontenteranno, servirà la solita sintonia, quasi una simbiosi, che Banti spiega molto bene: “Fin da quando abbiamo iniziato a regatare insieme c'è stata grande intesa nei movimenti avanti e indietro sulla barca, o dentro e fuori Non c'è quasi mai stato bisogno di parlare”. Anche ieri, quando c'era da recuperare, la situazione è stata gestita con la massima serenità: “Ci sono stati un po' di alti a bassi – prende la parola Ruggero -. Quando siamo rientrati dopo la prima regata abbiamo visto Ganga (coach Gabriele Bruni, ndr) con la testa bassa ed è raro vederlo così. siamo finiti in quinta posizione e dopo la prova ci hanno comunicato la squalifica – spiega il timoniere – bravi a portare a casa bene le altre due prove”. Nel mezzo, una prova cancellata per assenza di vento: “Poi siamo ripartiti e abbiamo chiuso al 2° posto la prova. Possiamo considerarla una “karma Race”, il karma ci ha restituito quello che avevamo perso”. Nella Medaglia Race di oggi, una regata secca con punti raddoppiati, dovrà gestire ancora il vento leggero: “Rende le regate più imprevedibili – dice Caterina -, ma noi abbiamo vinto un Mondiale con vento leggero, quindi ormai siamo abituati a queste condizioni”. Sapere che con 14 punti di vantaggio basterà un settimo posto, però, non è un motivo valido per rilassarsi: “A Tokyo ne avevamo 12, ma non è mai scontato perché in ogni Medaglia Race l'errore è dietro l'angolo, tutti possono sbagliare – conclude Tita – Quindi non ci sediamo, non ci rilassiamo e sarà una notte mezza insonne anche questa…”.





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