Economia Finanza

Trump all'attacco: “Avrei potuto mettere in cella la Clinton. Kamala? Non è intelligente”




Da Kamala Harris a Joe Bidenfino a Hillary Clinton e lo scenario internazionale: Donald Trump a tutto campo e senza filtri nella conferenza stampa organizzata a Mar-a-Lago, in Florida. Uno dei passaggi più importanti riguarda proprio la Clintonla sua avversaria nel 2016:“Sono stato molto protettivo nei suoi confronti”. Il motivo? Il magnate aveva promesso che l'avrebbe sbattuta in cella, una volta vinta, accusandola di essere stata il “maschio”, “instabile”, “pericolosa” e uno “patologico” bugiarda.“Sapete, con Hillary Clinton avrei potuto fare cose che vi avrebbero fatto girare la testa. Ho pensato che fosse una brutta cosa, la moglie di un presidente degli Stati Uniti messa in cella, e ora vedo come loro trattano me. E' così che vanno le cose, ma io sono stato molto protettivo nei suoi confronti”.

Passando alla sfida con La mia vita è bellaTrump ha evidenziato che la vice di Biden non ha ricevuto nemmeno un voto come candidata presidente eppure è in corsa. Indicazioni importanti sui confronti televisivi dopo i botta e risposta degli ultimi giorni: l'ex presidente ha reso noto di aver raggiunto l'accordo con le reti americane per ospitare tre duelli televisivi con la Harris a settembre. Per la precisione, appuntamento il 4 settembre su Fox, il 10 settembre su Nbc e il 25 settembre su Nbc. Trump non s'è detto particolarmente preoccupato, anzi: “Io faccio le conferenze stampa, mentre lei (Kamala, ndr) non le fa perché non è in grado. Non è una persona intelligente in grado di fare conferenze stampa. Mi dispiace, ma noi abbiamo bisogno di persone intelligenti per guidare il Paese”.

Soffermandosi sugli ultimi sondaggiTrump ha annunciato buoni numeri tra i neri – i maschi, per la precisione – nonchè la crescita tra ispanici, bianchi ed ebrei. Non è mancata una stilettata su quest'ultimo punto: “Gli ebrei che votano per Kamala dovrebbero sottoporsi a un esame alla testa”. Un chiaro riferimento alla linea anti-israeliana della rivale democratica. Una delle partite più importanti si giocherà sulla politica estera e il magnate ha ribadito la sua linea: con lui alla Casa Bianca, la situazione sarebbe molto diversa. “Non ci sarebbe stata la guerra in Ucraina, non ci sarebbe stato il 7 ottobre in Israele e non avreste avuto l' acquisto. Molte delle grandi cose che sono sono successi se le elezioni fossero finite in modo diverso”le parole di Trump, che s'è soffermato anche sui dati economici: “Non avremmo avuto l' comprare e milioni di persone morte, persone che muoiono perché non possono comprare il bacon, non possono comprare da mangiare, fare la spesa, non possono comprare niente”.

Vincere è tutto ciò che conta, ha proseguito Trump, evidenzia che secondo le menti più brillanti di Wall Street in caso di vittoria della Harris ci sarà la depressione.

“Penso che sia vero”ha ammesso il repubblicano:“Perchè so quanto queste persone sono pessime, dicono ho fatto questo e ho fatto quello. Dicono che con me c'era l' gonfiare, ma con loro è arrivato al 9 per cento, mentre con me era all'uno per cento”.



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