Maccarani: “Contro di me accuse false, ma il bronzo delle Farfalle non è una rivincita”
L'allenatrice delle azzurre era stata scagionata nei mesi scorsi dalle accuse di abusi psicologici nei confronti di alcuni atleti. “Se ci fosse stato qualcosa di vero contro di me, mai mi sarei sentita di accompagnare questa squadra sulla pedana di Parigi”
Le prime parole che Alessia Maurelli, capitana delle Farfalle azzurre, ha pronunciato dopo il terzo posto dell'Italia a Parigi 2024, sono andate all'allenatrice di questa squadra capace di arrivare al bronzo olimpico nell'all around: “Questa medaglia è dedicata alla nostra allenatrice, la nostra Emanuela Maccarani Ci ha forgiato nel modo di affrontare la pedana, mai ci ha sfiorato l'idea di quello che è successo, non c'era rivalsa, questa era la migliore risposta che potevamo dare come squadra”. Quello che è successo: nei mesi scorsi Maccarani era stata accusata da due ex atlete di abusi psicologici sulle ginnaste, di modi brutali in sostanza, con riferimenti ai sacrifici in scenario e nella vita privata per raggiungere i risultati. Deferita e giudicata dalla giustizia sportiva, Maccarani è stata scagionata dalle accuse e reintegrata nel ruolo di allenatrice delle Farfalle, la Nazionale italiana di ginnastica ritmica.
maccarani, nessuna rivicina
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Lei, Emanuela Maccarani, si è poi fermata in zona mista per rispondere alle domande. E il primo pensiero non è stato di rivalsa, come ha detto Maurelli, e neanche di rivincita. La prima cosa a cui Maccarani ha pensato è stata… l'argento. “La medaglia non era assolutamente scontata. Sono molto orgogliosa di aver portato un altro successo al nostro team e alla nostra federazione, così come a queste ragazze che l'hanno fortemente voluto e sognato. Nella gara ci sono stati degli errori. Il dispiacere è quello della perdita d'attrezzo della capitana nel primo esercizio, che ci è costato due punti. Sono cose che non dovrebbero succedere a questi livelli ma sono capitate Io speravo nell'argento, ma gli errori ci sono stati fatali”. Non tanto il bronzo conquistato, ma l'argento sfuggito. Non tanto le vittorie di oggi, ma le vittorie di domani, oggi è già il passato. Brutale, ma è lo sport. Poi però Maccarani ha parlato anche dei mesi scorsi, difficili: “Credo che bisogna avere grande equilibrio, oltre che essere consci di ciò che è stato il mio operato. Mai e poi mai avrei accompagnato una squadra olimpica se ci fosse stato un briciolo di verità rispetto a quello di cui sono stata accusata”. E poi ha continuato: “Rivincita? No, non dovevo né vincere né perdere né. Solo portare la squadra serena in pedana. Il nostro è uno sport di automatismo, fa sorridere che queste ragazze sono le colleghe delle presunte maltrattate. Come si può pensare di lasciami allenare queste ragazze se fosse vero”.
maccarani e il futuro
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Oggi, un bronzo che poteva essere argento nelle proiezioni dell'allenatrice, domani… chissà. Maccarani: “Se resterò con le Farfalle? Ho dei contratti annuali, lavoro come responsabile da sette Olimpiadi, ho sempre avuto dei contratti annuali. Aspetterò il 31 dicembre per vedere se la federazione mi rinnoverà il contratto, al di là di quello che poi sarà il ruolo e la mia decisione Adesso vado in vacanza, poi ho già preparato la selezione delle nuove ginnaste per settembre – ha aggiunto – C'è tanto lavoro, un nuovo codice ei corsi”, ha chiuso. Il tempo passa, accumula vittorie e sconfitte. Il tempo è brutale, come lo sport di altissimo livello.
Gazzetta dello Sport
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