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Osteoporosi: anche l’aria inquinata è un fattore di rischio


Basta anche una breve esposizione agli inquinanti per aumentare il rischio. I risultati dei recenti studi epidemiologici

Giacomo Martiradonna

10 agosto – 11:28 – MILANO

L'osteoporosi è una malattia caratterizzata da un contenuto della densità ossea che rende le ossa fragili e suscettibili alle fratture. Viene spesso definita una malattia “silenziosa” perché tende a svilupparsi senza sintomi evidenti fino a quando non si verifica la prima frattura, spesso a seguito di traumi minori. Questa condizione è particolarmente diffusa tra le persone sopra i 50 anni: si stima che un terzo delle donne e un quinto degli uomini in questa fascia di età subiranno potenziali fratture correlate all'osteoporosi. Le cause sono molteplici e includono fattori genetici, cambiamenti ormonali, sedentarietà, alcol e fumo. Tuttavia, la ricerca non si ferma e continua ad esplorare altri potenziali fattori di rischio; e tra i nuovi indiziati, ora c'è anche l'inquinamento atmosferico.

gli studi epidemiologici

Diversi paper epidemiologici condotti in varie parti del mondo suggeriscono un legame tra l'inquinamento atmosferico eaumento del rischio di osteoporosi. Uno dei primi studi significativi in ​​tal senso è stato pubblicato nel 2007 in Norvegia. Gli scienziati hanno osservato una stretta correlazione tra l'esposizione all'inquinamento e una riduzione della densità ossea negli uomini anziani. Successivamente, numerose ricerche internazionali hanno ho confermato questi risultati. Negli Stati Uniti, uno studio del 2017 ha esaminato un'ampia corte di persone anziane e ha rilevato che l'esposizione a particolato fine (PM2.5) e carbonio nero era associata a un aumento delle fratture ossee. Risultati confermati anche India e in Regno Unito, dove il solo fatto di vivere in aree inquinate provoca un rischio di fratture superiore del 15%.

smog e ossa

I meccanismi biologici alla base di questo fenomeno sono attualmente oggetto di studio, ma gli scienziati hanno avanzato alcune ipotesi. Innanzitutto, è plausibile che l'inquinamento interferisca con la produzione di vitamina Dessenziale per fissare il calcio nelle ossa. L'ozono, uno degli inquinanti più comuni, è in grado di assorbire parte della radiazione ultravioletta, riducendo così la capacità della pelle di sintetizzare questa vitamina. Inoltre, le particelle inquinanti possono penetrare in profondità nell'organismo, raggiungendo i polmoni e il sistema circolatorio. È qui che innescano complessi processi infiammatori e ossidativi che danneggiano il DNA e le proteine.

Osteoporosi e Dati satellitari e meteorologici

Per comprendere meglio l'impatto dello smog sulla salute delle ossa, i ricercatori utilizzano una varietà di strumenti sofisticati. Grazie a tutti'uso di dati satellitari e meteorologiciè stato possibile stimare con precisione i livelli di inquinamento in diverse aree geografiche e di correlare queste informazioni con i dati sanitari. Addirittura, ricerche condotte su popolazioni urbane e rurali in Cina su 8000 residenti hanno indicato che anche brevi periodi di esposizione ad inquinanti atmosferici possono aumentare il rischio di fratture dovute a osteoporosi.





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