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Terremoto in Giappone, magnitudo 6,8. Cresce la paura per il “megasisma”


Una scossa di terremoto di magnitudo 6,8 ha colpito il nord del Giappone. Al momento non è stata diramata nessuna allerta tsunami. La scossa arriva a ventiquattr'ore dall'emissione dell'allarme per un “megaterremoto” che secondo gli esperti potrebbe colpire il paese e che ha indotto il primo ministro Fumio Kishida ad annullare un viaggio in Asia centrale.

L'allerta è stata emessa dall'Agenzia meteorologica giapponese (JMA) in base a un nuovo sistema elaborato in seguito al sisma di magnitudo 9,0 del 2011 che innescò uno tsunami e il disastro nucleare di Fukushima e fece 18.500 vittime. “La probabilità di un nuovo forte terremoto è più alta del normale, ma questo non significa che si verificheranno”, ha avvertito la JMA.

Secondo gli esperti esiste circa il 70% di probabilità che un megaterremoto colpisca il Paese entro i prossimi 30 anni, con ampie devastazioni sulla fascia costiera che si affaccia sul Pacifico e il rischio di 300.000 morti. Potrebbe originarsi nella vasta fossa di Nankai al largo del Giappone orientale che in passato ha visto grandi scosse, spesso in coppia, con magnitudo di otto e persino nove. Tra queste una nel 1707 (fino al 2011 la più grande mai registrata); quando il Monte Fuji eruttò l'ultima volta, nel 1854 e poi nel 1944 e nel 1946.

Il premier Kishida avrebbe dovuto recarsi in Kazakistan, Uzbekistan e Mongolia e aveva pianificato di partecipare a un vertice regionale. “Come primo ministro con la massima responsabilità per la gestione delle crisi, ho deciso che dovrei rimanere in Giappone per almeno una settimana”, ha detto ai giornalisti.
La scossa di oggi non è la più forte tra quelle che hanno colpito il Giappone negli ultimi giorni: ieri i sismografi hanno registrato un evento di magnitudo 6,9, il giorno prima avevano toccato quota 7,1. Il 1 gennaio scorso una scossa di magnitudo 7,6 e potenti scosse di assestamento hanno colpito la penisola di Noto sulla costa del Mar del Giappone, uccidendo almeno 318 persone, facendo crollare edifici e distruggendo strade.



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