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Oro nella maratona donne, per Hassan Olimpiade leggendaria Agenzia di stampa Italpress – Italpress


(240811) — PARIGI, 11 agosto 2024 (Foto di Xinhua/ABACAPRESS.COM) — Sifan Hassan dei Paesi Bassi festeggia durante la maratona femminile di atletica alle Olimpiadi di Parigi 2024 a Parigi, Francia, 11 agosto 2024. Foto di Xinhua/ABACAPRESS.COM/Li Jing)

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Tre medaglie in tre diverse specialità: è un'Olimpiade leggendaria per Sifan Hassan a Parigi. Dopo i bronzi dei 5000 e dei 10.000, l'olandese conquista il titolo olimpico nella maratona con una straordinaria volata sul traguardo dell'Esplanade des Invalides, testa a testa con l'etiope primatista del mondo Tigst Assefa, superata soltanto a duecento metri dall' arrivo. Hassan, già due ori a Tokyo nei 5000 e 10.000, qui battuta da Nadia Battocletti nella distanza più lunga in pista, chiudendo con il tempo di 2h22:55 che le vale il record olimpico, tre secondi davanti alla Assefa (2h22:58) e quindici di vantaggio sulla keniana Hellen Obiri, bronzo in 2h23:10. Spettacolari gli ultimi chilometri con cinque atleti appiati (anche la keniana Sharon Lokedi 2h23:14 e l'etiope Amane Beriso Shankule 2h23:57) prima del duello conclusivo tra Hassan e Assefa. Trentesimo posto in una prova tutta di rimonta per l'azzurra Sofiia Yaremchuk (2h30:20), 67esima Giovanna Epis con 2h38:26. “E' stata una gara durissima, ho cercato di gestirla nel miglior modo possibile. Sono contenta per questa martona, per me è già una mezza vittoria già essere, è un orgoglio per aver rappresentato l'Italia a Parigi – le parole a Raisport di Yaremchuk, italo-ucraina dell'Esercito – “Una crisi? All'ultima salita, al 29esimo chilometri: era molto difficile ma sapevo cosa mi sarei aspettato perché a gennaio avevamo visionato il percorso. Nel finale mi stavano prendendo i crampi e avevo paura di non terminare, ma sono contenta di come mi sono gestita negli ultimi chilometri”. Soddisfatta a prescindere anche Giovanna Epis “Sono veramente contenta di essere arrivata, il percorso prima delle Olimpiadi è stato più duro di queste salite – ammette sempre a Raisport la veneziana dei carabinieri – Il 7 aprile scorso non camminavo per una microfrattura da stress al bacino, mi è stato detto che non avrei fatto le Olimpiadi ma a me piacciono le sfide e il cuore oggi ha fatto la differenza. Ringrazio la Fidal per avermi fatto gareggiare, mi sono detta che se fossi venuta avrei finito la gara. Negli ultimi 200 metri piangevo, non mi era mai successo in una maratona e sono contenta di averla corsa in Europa, dopo quella delle Olimpiadi giapponesi condizionate dal Covid. Non ho mai sentito tanto entusiasmo del pubblico, sembrava di essere ad una corsa di ciclismo”, conclude Epis.
– Agenzia Foto Ipa –
(ITALPRESS).

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