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“Al pronto soccorso solo se necessario. I casi di Covid sono in aumento”. Vademecum per gli anziani in difficoltà per il caldo estremo


La settimana di Ferragosto si preannuncia bollente con punte di 40° e l'afa non mollerà la presa. E il Covid si sta diffondendo più velocemente. Anziani e bambini piccoli sono tra le persone più a rischio.

Le condizioni sociali possono influire negativamente sulle condizioni di salute degli anziani. Le autorità sanitarie raccomandano di fare molta attenzione: “L'anziano ricoverato e solo, d'estate ha meno possibilità di ritornare a domicilio. Purtroppo però l'aumento dei giorni di recupero è associato anche a un aumento del tasso di complicanze”, spiega Francesco Dentalipresidente della Società Scientifica Fadoi.

“In ogni caso, occorre rivolgersi al pronto soccorso solo se strettamente necessario”, raccomanda il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici Filippo Anelli. Considerato l'aumento dei casi di Covid, prosegue Anelli: “L'accesso va riservato nei casi in cui serve un approfondimento specialistico. Anche per evitare i rischi connessi al Covid-19″.

Per i sintomi associati al caldo, bastano semplici terapie: “Come l'assunzione di paracetamolo o una buona idratazione senza dover recarsi in ospedale”. Anelli consiglia di rivolgersi al medico di famiglia in caso di malessere.

“Ricordiamo che le strutture sanitarie, come i pronto soccorso, sono più a rischio di contagio, quindi vanno usate quando è estremamente necessario. In caso di problemi sempre meglio rivolgersi alla rete della medicina territoriale, che c'è sempre”.

E ancora: “La medicina di famiglia – continua Anelli – assicura l'assistenza continua. Se non c'è il proprio dottore c'è il sostituto e, nei giorni festivi, c'è la guardia medica. Questa è la rete di assistenza da utilizzare. I numeri gli anziani ce li hanno, anche perché molti sono seguiti in progetti di assistenza domiciliare sempre più diffusi”.

Secondo il presidente dell'ordine dei medici di Roma, Antonio Magila mascherina all'interno dei pronto soccorso e dei nosocomi in generale, non doveva essere abolita: “La ripristinerei perché è lì, negli ospedali, che vengono ricoverate le persone fragili. Se noi portiamo all'interno dei reparti persone che hanno virus, senza i dispositivi di sicurezza rischiamo di creare dei danni importanti soprattutto a chi è più fragile. Si tratta di prevenzione, di profilassi vera e propria. Lo dico a tutela della salute pubblica”.



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