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Dal Papa la nuova rettrice dell’Università cattolica



Dopo essere stata ricevuta, in occasione dei 60 anni del Policlinico Gemelli, dal presidente della Repubblica insieme con una rappresentanza dell'Università, Elena Beccalli, prima donna a diventare – lo scorso primo luglio – Rettore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, ha varcato la porta anche del Palazzo apostolico, in Vaticano, per una udienza con papa Francesco. Un colloquio di diversi minuti nel quale il Pontefice e la professoressa hanno affrontato diversi temi incentrati sul mondo universitario e sulle sfide dell'educazione delle nuove generazioni in un contesto in trasformazione radicale.

Alla guida dell'Ateneo per il quadriennio 2024.2028, la Beccalli, 50 anni, è preside della Facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative e professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari. «L'Università Cattolica del Sacro Cuore è per sua vocazione un Ateneo “universale”, dove il dialogo e il confronto sono aperti, liberi, interdisciplinari, orientati a creare reti e alleanze strategiche. Un'Università in grado di offrire – con rigore, creatività, coraggio – un contributo di pensiero alle questioni di frontiera, grazie al coordinamento delle numerose e qualificate iniziative della comunità accademica», aveva detto nell'assumere l'incarico. Con etti che ha ribadito anche nel colloquio con papa Francesco. Dopo averlo ringraziato per la vicinanza il Pontefice ha sempre dimostrato nei confronti dell'Università, Beccalli ha ricordato a Francesco che l'Ateneo, «valorizzando la dimensione di comunità, continua a interrogarsi sul senso di essere università oggi, in particolare università cattolica, illuminato da uno spirito che è nello stesso tempo libero e orientato alla ricerca della verità» e ha poi illustrato «le molteplici progettualità che l'Università Cattolica del Sacro Cuore si propone di mettere in atto nei suoi cinque campus – Milano, Brescia, Piacenza, Cremona e Roma – per proporre un contributo di pensiero sulle questioni di frontiera in una prospettiva globale».





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