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Nuovo record di caldo sul Monte Bianco: 33 ore consecutive sopra lo zero. L’Arpa: “Mai successo”


“Siamo praticamente sicuri” che non vi siano stati in passato “così tante ore al di sopra dello zero” termico registrato dalla stazione meteorologica installata nove anni fa ai 4.750 metri del Colle Maggiore, sul Monte Biancola più alta d'Europa. Così spiega Marco Cappio Borlino, direttore tecnico dell'Arpa Valle d'Aosta, che gestisce la stazione, dove la temperatura è rimasta sopra lo zero per 33 ore consecutivedalla mezzanotte del 10 agosto alle 9 del giorno successivo.

Guardando ai valori assoluti, in questo arco di tempo si sono superati anche i 4 gradi: “Un dato che non è la normalitàma – sottolinea Cappio Borlino – quello che stupisce di più è il fatto che non vi sia stato l'abbassamento notturno. Perché di giorno la temperatura sale, le escursioni ci sono, ma sono escursioni rispetto a una notte fredda. E' veramente anomalo a quella quota non avere il gelo notturno. Perché la conseguenza è la fusione di neve e ghiaccio”. Intanto lo studio non si ferma: “Stiamo analizzando i dati e usciremo nei prossimi giorni con un'indagine con un valore statistico più approfondito rispetto a questo dato molto evidente”.

Sul Colle Major è installata una stazione meteorologica di ricerca climatica, che non è inserita nella rete del Centro funzionale regionale, a cui invece sono demandate le previsioni meteo. “All'interno di Arpa – spiega il direttore tecnico – c'è un gruppo che dagli inizi degli anni duemila si occupa in modo specifico dell'effetto dei cambiamenti climatici in alta quota”. Di qui la necessità di un'apparecchiatura “a quella quota, con tutte le difficoltà che comporta: capita che vada fuori servizio, che venga colpita da un fulmine, e la manutenzione deve essere svolta in elicottero”.

E' andata vicinissima al primato anche la temperatura massima misurata da Arpa Piemonte alla Capanna Margherita, Monte Rosa: a 4.554 metri di altitudine il termometro è arrivato a 9 gradidue decimi in meno rispetto all'estate scorsa, tre sotto il primato, 9,3 gradi, del 2015. “L'abbondante copertura nevosa ancora presente – commenta il direttore generale dell'agenzia, Secondo Barbero – alle alte quote si sta trasformando e riducendo rapidamente liberando grandi quantità di acqua di fusione il ghiaccio libero dalla neve risulta esposto a forte fusione, contribuendo alla riduzione delle masse glaciali”.



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