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L'Italia tratta con la Cina: la fabbrica di Dongfeng in arrivo, ma non così facilmente


Rilanciare la produzione di automobili in Italia non è facile, soprattutto dopo un calo che dura da venti anni, dove si è perso quasi il 50% della produzione. Per questo motivo l'Italia ha deciso di rivolgersi al gruppo automobilistico cinese emergente nel panorama europeo Motori Dongfengche cosa dovrebbe aprirne uno stabilimento in Italiama solo se rispetterà le condizioni stabilite dal Governo italiano.

Dongfeng Motors è un gruppo che accoglie al suo interno marchi come Viaggio e In arrivo ed è uno dei più grandi produttori in Cina: per questo motivo vuole trovare un modo per espandersi al di fuori della Cina approdando in Europa. L'Italia è disposta ad offire degli incentivi per la creazione di uno stabilimento sul territorio italiano, ma non vuole lasciare campo aperto al colosso cinese.

Infatti, Roma ha chiesto delle garanzie nell'ambito della produzione dei veicoli, come l'utilizzo di sistemi di infotainment realizzati da fornitori italiani per legati motivi alla sicurezza.

Inoltre, è stato chiesto a tutti i dati forniti dalle auto sono stati collezionati e gestiti all'interno del Paesesenza essere inviato all'estero, per una questione di sicurezza informatica.

In aggiunta, se Dongfeng si rivolgesse a fornitori italiani riuscendo a coprire il 45% della componentistica di ogni auto con pezzi fatto in Italiariuscirebbe ad ottenere degli incentivi pubblici per centinaia di milioni di euro.

Dongfeng è in grado di offrire al nostro mercato la Voyah liberoun SUV elettrico da 350 kW, e la Sogno di Voyahun monovolume, mentre con il brand In arrivo può lanciare tre SUV con diverse motorizzazioni (elettrico, full hybrid e GPL).

Non conosciamo esattamente quale sarà il loro posizionamento all'interno del mercato italiano, però, per capire quali sono i prezzi attuali, vi consigliamo di consultare la nostra selezione di migliori auto elettrichedove raccogliamo ciò che offre il panorama automobilistico.

Al momento nessuna delle due parti ha voluto commentare la trattativa, però sembra che l'Italia stia cercando anche altri costruttori oltre a Dongfeng per assicurarsi di essere parte della catena produttiva dei nuovi brand cinesi e per giocare un ruolo determinante nella produzione di veicoli elettrici in Europa.

Passare da un motore termico a un motore elettrico, oltre a sconvolgere la propria routine, può diventare motivo di paura, perché non si conosce a fondo la tecnologia. Pertanto, vi consigliamo di consultare la nostra guida relativa alla mobilità elettrica:

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