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Marzari, presidentessa di Egonu: “Sfregio al murale? Vigliacchi, ma questo non è un Paese razzista”


Il primo dirigente del Vero Volley Milano furiosa: “Persone che sfruttano la notorietà di Paola per avere eco. Meriterebbero un po' di galera per riflettere sulle cretinate che fanno…”




Giornalista

14 agosto – 09:58 – MILANO

È il club che guida lo speciale medagliere della spedizione italiana a Parigi. Il Vero Volley Milano può infatti mettere in mostra quattro ragazze d'oro (Egonu, Sylla, Danesi e Orro). E in queste ore la presidente Alessandra Marzari tutto avrebbe pensato fuorché vedere Paola Egonu, una delle fantastiche quattro, al centro dell'attenzione per un caso di razzismo.

Marzari, cosa ne pensa di quello che è successo?

“È una cosa molto sgradevole, da vigliacchi”.

Che consiglio si sente di dare a Egonu?

“Paola deve essere consapevole di una cosa: è il gesto di una persona e non rappresenta il sentimento del Paese. Più diamo voce a questa minoranza e più facciamo il loro gioco. Questi personaggi andrebbero silenziati perché non rappresentano niente e nessuno”.

In queste ore ha avuto modo di parlare con Paola?

“Ho preferito lasciare tutte le mie giocatrici tranquille. Sia durante il torneo olimpico sia in queste ore dove sono alle prese con i festeggiamenti per un traguardo storico. Le riabbraccerò il 26 agosto quando torneranno in palestra da noi per iniziare la nuova stagione. E magari parleremo anche di quello che è successo”.

L'allenatore della nazionale italiana, Julio Velasco, e la sua giocatrice Paola Ogechi Egonu festeggiano dopo aver vinto la partita per la medaglia d'oro femminile tra Stati Uniti e Italia delle competizioni di pallavolo ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, presso la South Paris Arena di Parigi, Francia, 11 agosto 2024. ANSA/ETTORE FERRARI

Siamo nel 2024 e ancora ci troviamo a parlare di gesti di questo tipo, di razzismo. È una sconfitta?

“Egonu è un'atleta, un personaggio che catalizza e questa gente si attacca a questa popolarità per avere un ritorno sul loro gesto inqualificabile. Queste persone cretine, razziste non hanno la minima idea di che cosa voglia dire società multietnica ed essere culturalmente un' italiana”.

Cosa si merita una persona capace di un gesto del genere?

“Un po' di galera per ragionare sulle cretinate che ha fatto, ma ripeto fino allo sfinimento: Paola non ci deve pensare”.

Questa persona non rappresenta il sentimento dell'Italia?

“Assolutamente no. Non siamo un Paese razzista, ne sono convintissima”.

Ci sono Paesi come la Francia dove il tema razzismo sembra superato: due atleti di colore come Riner e Perec hanno accesso il braciere olimpico…

“Nella nostra società ci sono personaggi pubblici che vengono alla ribalta e dicono cose poco condivisibili su temi del genere, ma sono convinto che persone del genere ci sono in ogni nazione. Da tutte le parti si annidano questi sentimenti, vanno combattuti e quando possibile silenziati “.

In situazioni del genere cosa può fare lo sport?

“Vanno fatte appassionare allo sport. È una questione culturale, educativa e le società sportive possono dare un esempio ma su questo tema nella pallavolo da tempo siamo tutti ben allineati: settore maschile e femminile”.





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