Istruzione

Riforma 4+2 tecnici e professionali, Valditara: “L’obiettivo è far entrare i giovani prima nel mondo del lavoro. Critiche? Solo da chi ha una mentalità obsoleta” – Orizzonte Scuola Notizie


“Chi ha ancora in mente l'insegnamento di Gramsci rimane a novant'anni fa. La collaborazione tra scuola e impresa è fondamentale nel mondo moderno, come dimostra anche il documento finale del G7 di Trieste. Le sfide della modernità non si vincono con l'ideologia”.

Sono le parole che il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditaraha rilasciato nel corso dell'intervista ad Orizzonte Scuola a proposito della riforma dell'istruzione tecnica e professionale.

“Per quanto riguarda le polemiche sull'aiuto ai privati, si tratta di critiche infondate, provenienti da chi guarda al passato con una mentalità obsoleta”, ha aggiunto il Ministro.

Valditara si concentra sulle novità della riforma, evidenziando gli aspetti positivi: “Innanzitutto, gli studenti potranno concludere il loro percorso di studi un anno prima, entrando così più rapidamente nel mondo del lavoro o proseguendo gli studi presso ITS o università”, spiega il Ministro.

Il numero uno del dicastero di Viale Trastevere punta l'attenzione sul fatto che questa riforma “non si limita a una semplice compressione dei programmi, ma introduce contenuti completamente nuovi, con un focus sulla qualità e non sulla quantità”.

Infatti, “si prevede un rafforzamento di italiano, matematica e inglese, ei dati dimostrano che sono queste le materie dove le performance degli studenti degli istituti tecnici e professionali sono oggi penalizzate rispetto ai licei”, spiega Valditara.

Ovviamente, fra i punti centrali della riforma non poteva mancare la “solida preparazione tecnologica e sulla specializzazione, con la possibilità di proseguire gli studi negli ITS per un biennio (da qui la denominazione 4+2). Si mira a creare una filiera formativa continua e coerente, con il coinvolgimento di imprenditori e manager che potranno insegnare nelle scuole, portando competenze specifiche e contribuendo a colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro”.

Infine, il Ministro Valditara ha concluso ricordando che la nuova riforma prevede anche “una didattica incentrata sulla ricerca, novità assoluta. Perché vogliamo incentivare l'innovazione e la ricerca fino alla brevettazione e al trasferimento tecnologico. L'obiettivo è far entrare i giovani prima, più facilmente e con una preparazione più adeguata nel mondo del lavoro”.

La riforma degli istituti tecnici e professionali

Ecco i punti chiave della nuova riforma sull'istruzione tecnica e professionale:

  • I “campus” che includono scuole, centri di formazione professionale e ITS Academy.
  • Collaborazione con docenti che hanno esperienze nel mondo delle imprese.
  • Modello 4+2 che consentirà l'accesso diretto agli ITS Academy
  • Flessibilità oraria e riformulazione degli orari tra parte generale e di indirizzo.
  • Accordi tra scuole e realtà esterne
  • Formazione docenti in azienda

Il Ministero, nel comunicato di presentazione del testo, ha voluto precisare

  • Gli organici dei docenti restano invariati, consentendo il potenziamento dello studio delle discipline nel quadriennio.

L'esubero sarà evitato con il ricorso ad attività di personalizzazione del percorso formativo quali ad esempio la programmazione di forme di compresenza dei docenti, il potenziamento dell'utilizzo dei laboratori e lo svolgimento di iniziative alternative alla didattica tradizionale e che coinvolgono i rappresentanti del mondo del lavoro.

Il monte ore relativo al quinto anno (1056 ore) sarà dunque ridistribuito nei quattro anni precedenti e sarà considerato come tetto massimo a disposizione per lo svolgimento dell'attività della filiera.



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