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Matthew Perry, cinque arresti per la morte della star di “Friends”: anche l'assistente personale e due medici – Il Fatto Quotidiano



Svolta nelle indagini su morte di Matteo Perryl'attore amatissimo per aver interpretato il ruolo di Chandler Bing nella serie tv Amici. Cinque persone sono state arrestate con l'accusa di avergli fornito la ketamina che ha portato al suo decesso in ottobre a 54 anni, pur essendo consapevoli della sua dipendenza da droghe: si tratta del suo assistente personale Kenneth Iwamasadi un conoscente della stella, Erik Flemingdi due medici, Salvatore Plasencia e Marco Chaveze della spacciatrice Il Sangha di Jasveenconosciuta come la “regina della ketamina” di Los Angeles. Le accuse a vario titolo sono di cospirazione per distribuzione ketamina, distribuzione di ketamina con conseguente morte, possesso di metanfetamina con l'intento di distribuirla, alterazione e falsificazione di registri relativi a un'indagine federale.

L'indagine ha portato al sequestro di pc, telefoni e altri oggetti personali, all'interno dei quali sono stati trovati messaggi che discutono dell'attore, della chetamina che desiderava acquistare, delle modalità di consegna e del prezzo. Questi messaggi hanno fornito dimostrare cruciale per gli inquirenti, collegando direttamente gli arrestati alla fornitura della sostanza stupefacente a Perry. Secondo i documenti depositati dai procuratori, alcune delle persone coinvolte hanno utilizzato applicazioni di messaggistica criptata e un linguaggio in codice per discutere di traffico di droga, incluso il riferimento alle bottiglie di ketamina come “Dr Pepper”, “lattine” e “bot”.

Perry era stato trovato morto nel 2023, privo di sensi, nella vasca idromassaggio della sua villa di Los Angeles. L'autopsia aveva rivelato che l'attore era deceduto per annegamento a causa degli “effetti acuti della ketamina. Nelle settimane precedenti alla sua morte, Perry stava seguendo una terapia a base di quella sostanza per curare la depressione, sotto stretto medico controllo e con dosi attentamente calibrare. Tuttavia, la notte dell'annegamento, la situazione è stata diversa. Le indagini si sono concentrate sulla sostanza stupefacente, poiché Perry aveva assunto una dose di ketamina al di fuori del suo percorso terapeutico. L'autopsia ha rilevato livelli insolitamente elevati di questa droga nel suo sangue, paragonabili a quelli di un'anestesia generale. Tutta la vita di Perry è stata segnata da una lunga lotta contro l'alcolismo e la tossicodipendenza, come lui stesso ha raccontato nella sua autobiografia.



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