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Quel bacio pornografico


Che cos'è la pornografia? Donald Trump che bacia sulle labbra La mia vita è bellain un'immagine che sta correndo sul web. I loro corpi vicini, i loro visi segnati dalle ombre, la pelle con i tratti più o meno marcati dell'età e della fisionomia. È un'esibizione pornografica, sì, nel senso originario del termine che significava “il disegno di chi è in vendita”, e trattandosi di un'immagine creata dall'Intelligenza Artificiale con il marchio di Elon Muskè chiaro che quei corpi sono oggetto di un interesse economico, quindi parte di una transazione commerciale.

Chissà se L'Artaud aveva in mente anche questo, quando quasi un secolo fa precorreva genialmente i tempi eipotizzava una società affetta da una sessualizzazione collettiva e dittatorialein cui l'intimità si sarebbe tramutata nel suo opposto, vale a dire in pubblicità. Nessuna previsione fu mai così avverata, se da allora abbiamo assistito inermi alla traduzione del corpo in strumento di marketing, e ci sembrava che fosse l'ultimo stadio di un fenomeno inarrestabile, mentre si trattava invece del primo livello di un distacco completo, di una alienazione radicale della carne dall'incarnato. Corpi in venditadunque, dal momento che la tecnologia ha scisso il rapporto di appartenenza (e di competenza) che legava l'individuo al proprio corpo, facendo sì che la commercializzazione di quest'ultimo sia indipendente dalla volontà della persona, comportando la definitiva riduzione della carne un prodotto, vendibile oppure rubabile proprio come la merce incellofanata su uno scaffale.

Che poi, curiosamente, l'immagine del bacio fra Paperino e Camilla trionfa in rete proprio mentre la provincia cinese dello Lo Shanxi si scandalizza per la notizia delle 4000 salme sottratte all'eterno riposo da un'azienda biomedica che ne asportava mascelle e mandibole per realizzare protesi dentarie: un commercio di carne morta, che al di là del suo essere all'apparenza non funzionale, mantiene un suo valore di mercato proprio come un'automobile non più marciante che contribuisce al fatturato dei pezzi di ricambio. Gli umani come materia, gli umani come software di un hardware che è il proprio corpocarrozzeria di rivestimento dotata di un prezzo e come tale soggetta a un mercato, la qual cosa ci riporterebbe subito al romanzo del 1968 di Philip K. Dick (1890-1965) da cui trascorsero Blade Runnerse non fosse che lì gli “skinjobs” erano i replicanti, contrapposti agli “humans” doc.

Mi ha sempre fatto pensare l'antica origine della parola “cadavere”, nata dalla perifrasi latina “caro data vermibus”, carne data ai vermi, per cui potrebbero forse aggiornare i dizionari affiancando ai suddetti cadaveri un nuovo conio lessicale, ad esempio un “ cadavendi” che stia per “caro data venditoribus”, a siglare che oggi i corpi stanno sul tariffario e la pornografia è diventata l'unica, grande epopea di un terzo millennio negriero, che alla tratta degli schiavi ha sostituito la tratta delle spoglie, indifferentemente se vive o no (un tempo era pleonastico rilevarlo, essendo le spoglie il relitto di un involucro che perdeva significato se spogliato, appunto, della sua parte spirituale).

Ed è proprio di schiavitù che ci toccherà adesso parlaretornando con la memoria a quel famoso dibattito che a metà del XVI secolo vide contrapposti illustri pensatori spagnoli sul valore da riconoscere al corpo dello schiavo: il fatto che egli fosse “fatto a immagine e somiglianza di Dio” comportava che il suo mercimonio fosse un insulto al Creatore? E ogni atto di violenza perpetrato verso uno schiavo, era da ritenersi alla stregua di un peccato anti-umano?

Bartolomeo De Las Casas sostenne in quella sede che il corpo e l'anima dell'indios amerindo erano del tutto identici a quelli dei conquistadores, ma il suo parere non ebbe la meglio su chi invece propugnava la tesi di una scissione necessaria fra il corpo e l'anima delle razze cosiddette inferiori.Significa che secoli di schiavismo presero forma lì, quel giorno, intorno a quel tavolo, nella convergenza prezzolata su un alibi, quello dell'oggettivazione del corpo come utile zavorra. Utile agli altri, che ne faranno l'uso a loro più congeniale. Ecco perché l'ascesa dell'Intelligenza Artificiale implica una serie di interrogativi essenzialinella misura in cui ci pone innanzi, di nuovo, al paradigma schiavista aggiornato sì all'hi-tech, ma ancora incardinato su una separazione fra l'essere senziente e quella che Shakespeare chiamava la “carcassa”.

Sembrerà paradossale, ma in questo senso gli strali da Buon Costume contro Elodie e il suo manifesto libertario non possono non apparire ancora più retrogradi, non fosse altro perché la cantante afferma la piena volontà di una simbiosi con quel corpo che ad altre latitudini Elon Musk requisisce, agendo peraltro con l'ausilio di piattaforme diffuse a livello planetario.

A partire dalla sua alba, la fantascienza ha vaticinato società distopiche in cui l'umano congresso avrebbe dovuto difendersi da insidie ​​come i mutanti, gli alieni zoomorfi, i robot oi cloni, senza considerare i famigerati ultra-corpi. A noi, dall'osservatorio dell'Anno Domini 2024, tocca viceversa constatare che la vera minaccia non risiede negli ultra-corpi bensì nella dis-corporeitàovverosia nel recupero di quella scissione corpo-anima che ci consente la razzia del primo senza scomodare sensi di colpa o verdetti morali. Benvenuti all'outlet dei corpi altrui, venduti o uccisi senza remora perché dall'omicidio abbiamo rimosso l'uomo, e quindi resta solo il corpicidio.



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