Territory

Luis Figari, espulso dal Vaticano il fondatore del Sodalicio/ “Ha causato scandalo e grave danno alla Chiesa”


Il Vaticano ha spinto Luis Figarifondatore del Sodalizio Cristiano Vitae (SVC), noto più semplicemente come Sodalizioche aveva lui stesso creato. Si chiude con questa decisione della Santa Sede il caso delle accuse di violenze fisiche, psicologiche e sessualicon vittime anche minori, perpetrate dal religioso, la cui società era stata commissariata in passato per casi di abusi e mala gestione finanziaria da parte dei vertici.



Il gruppo religioso si vantava di aiutare adolescenti con problemi comportamentali e crisi di edema un ex membro della congregazione nel 2000 denunciò una situazione infernale nei centri di ritirofacendo incrinare la leadership che aveva costruito Figari. Ad esempio, si scoprì che, facendo leva su un'ideologia in cui i membri dovevano obbedire ai loro superiori, commetteva decine di abuso.



Il País rievoca casi in cui puniva i membri più giovani con una frusta con la punta di metallo, ordinava loro di lasciare i palmi delle mani sul fuoco per un tempo sufficiente a provocare vesciche e li costringeva a spogliarsi ea picchiarsi una vicenda; i più vulnerabili, invece, furono sottoposti a un presunto rituale per ripristinare la loro purezza, che in realtà consisteva in rapporti sessuali.

PERCHÉ LUIS FIGARI È STATO ESPULSO DAL VATICANO

A seguito di una serie di inchieste giornalistiche e di uno richiesta di custodia preventiva nei confronti di Luis Figarialla fine di luglio dell'anno scorso, fu al centro di una missione papale, inviata dalla Santa Sede a Lima per verificare la fondatezza delle molteplici accuse. Tutto bene, il Vaticano ha deciso di procedere con l'espulsione del fondatore del Sodalizio.



Il Dicastero della Santa Sede per la Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica ha dichiarato in un comunicato che la decisione è stata presa «per ristabilire la giustizia danneggiata dal comportamento del signor Figari nel corso di molti anni, nonché per proteggere in futuro il bene individuale dei fedeli e della Chiesa».

Pur non entrando nei dettagli, il documento ufficiale sottolinea che la commissione pontificia ha riscontrato «causa incompatibili e quindi inaccettabili in un membro di un'istituzione della Chiesa, oltre a causare scandalo e grave danno al bene della Chiesa e di ciascuno dei suoi fedeli».

“DECISIONE DELLA SANTA SEDE BUON SEGNO MA…”

Luis Fernando Figari Rodrigo dal 2010 vivere lontano dalla vita pubblica e dal 2015 si trova a Roma. Per ordine della Santa Sedegli fu impedito di tornare dentro Perùdi avere contatti con i membri della comunità e di rilasciare interviste. In una delle sue ultime dichiarazioni, Figari negò ogni accusa: «Se ci sono vittime, non lo so. Sono qui in ritiro. Quindi non conosco la realtà di tutte le persone, ma se ci sono vittime, questo mi provoca un profondo dolore e penso che dovrebbero essere aiutati a uscire da qualsiasi situazione si trovino», dichiarerò nel 2016.

Soddisfatto della decisione del Vaticano il giornalista che denunciò il Sodalicio, José Enrique Escardó Steckche però è più preoccupato della giustizia degli uomini: «È un buon segno, ma non serve a nulla se Figari ei suoi scagnozzi non vengono sottoposti alla giustizia civile. La Chiesa continuerebbe a coprirli. Non è l'unico. Ci sono molti altri abusatori che devono seguire lo stesso percorso».

A tal proposito, Steccache guida un'associazione di vittime di abusi ecclesiastici, come riportato da Il País aggiunge: «Il riconoscimento da parte del Vaticano dei crimini di Figari dovrebbe essere la spinta finale di cui la procura ha bisogno per denunciare finalmente gli abusatori e metterli in prigione. Inoltre, è necessario ordinare una riparazione completa e dignitosa per le vittime. Lo Stato deve attuare politiche efficaci di accesso alla giustizia, evitando la rivittimizzazione e la stigmatizzazione».

LA REAZIONE DEL SODALICIO

Il Sodalizio ha commentato la decisione del Vaticano di espellere Figari ribadendo la sua presa di distanza: «È il fondatore storico, ma non è un riferimento spirituale per la nostra comunità». Nel comunicato firmato dal superiore generale José David Correa González si spiega che racconto del provvedimento «è un gesto di carità pastorale, di giustizia e di riconciliazione all'interno della nostra comunità e con tutti coloro che sono stati colpiti. Ne siamo grati con filiale adesione, come parte del cammino di rinnovamento che la nostra comunità sta percorrendo da diversi anni».





Source link

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *