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James Cameron su IA, diventa difficile scrivere fantascienza – Cinema – Ansa.it


Sta diventato sempre più difficile scrivere di fantascienza nel 21/o secolo. L'ardua sentenza viene da James Cameron, il regista che ha fatto della fantascienza materia dei suoi maggiori successi cinematografici.


A sua detta, viviamo già in un mondo di fantascienza.


La materia è stata oggetto di discussione durante un'intervista al Guardian in cui, tra le altre cose, riflette sul nuovo film di Alien (Alien: Romulus) uscito la settimana scorsa, risponde alle critiche del regista Roland Emmerich che lo ha definito 'prepotente ', discute di un nuovo Terminator e della minaccia dell'intelligenza artificiale.


“La politica – aggiunge – è tuttavia fuori dalla mia agenda.


Ne ho masticata, non fa bene alla digestione”. Da appassionato di mare e di acqua, il regista preferisce parlare del suo ultimo lavoro, 'OceanXplorers', documentario in sei parti di una serie del National Geographic. Per esso, Cameron (di cui è produttore esecutivo e narratore) si è unito in team con Bbc Studios Natural History Unit e OceanX Insieme si sono immersi nella profondità degli oceani per esplorare aree mai raggiunte prima.


“E' interessante – spiega – osservare gli scienziati perché li riprendiamo mentre sono nel sottomarino, quindi ogni volta che scoprono qualcosa di interessante, quell'entusiasmo è tangibile”. “Il mio obiettivo – continua – è di rendere la scienza un'ambizione, vedere i giovani appassionarsi, essere curiosi e desiderosi di trovare risposte”.


Per quanto riguarda un suo possibile ritorno al franchise di Avatar, il regista sostiene che si tratta di un cammino già percorso ormai. “Non escluso nulla – sottolinea tuttavia – ma ho altri 23 progetti in cantiere e visto che ho compiuto 70 anni, quella ipotesi semplicemente non diventerà realtà”.

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