La Cina testa gli alleati eurasiatici, Russia e Bielorussia dopo il Kazakistan
La Via della Seta va riannodata in un contesto stravolto rispetto a dieci anni fa, quando il neo presidente cinese Xi Jinping la rilanciò. La crisi economica ei conflitti in Ucraina ea Gaza spingono sempre di più Pechino, che punta a proporsi come mediatore, a schierarsi politicamente.
Agli inizi di luglio il Presidente cinese, Xi Jinping, è stato accolto ad Astana dal Presidente kazako, Kassym-Jomart Tokayev. Il vicino Kazakistan è cruciale per la stabilità dell'area. Oggi inizia la visita di quattro giorni del premier Li Qiang tra Mosca e Minsk, con la speranza di saldare economia e sicurezza globale, rafforzando il blocco euroasiatico.
Guida strategica
Agli inizi di luglio il presidente Xi Jinping ha rimesso piede ad Astana capitale del Paese che tenne un battesimo la nuova Via della Seta oltre un decennio fa, con l'obiettivo di rimarcare al collega Tokayev quell'amicizia tra Cina e Kazakistan «che affonda le sue radici nell'antica Via della Seta, che si è protratta per migliaia di anni, e nei 32 anni di cooperazione iniziata con l'allacciamento delle relazioni diplomatiche bilaterali».
Stesso copione per il premier Li Qiang da oggi in Russia e, a ruota, in Bielorussia. «Sotto la guida strategica dei due capi di Stato, le relazioni Cina-Russia hanno eliminato le interferenze esterne e mantenuto uno sviluppo sano e stabile», è la frase con la quale Mao Ning, portavoce del ministero degli Esteri cinese, ha annunciato la visita che include il 29° incontro tra i capi di governo cinese e russo».
Li Qiang è uomo di business, in calendario lo scambio di opinioni approfondite sulla cooperazione pratica nelle relazioni bilaterali e su questioni di interesse comune con la controparte russa Mikhail Mishustin. Un parternariato strategico tra Russia e Cina che si è rafforzato dopo l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca, mai formalmente condannata da Pechino.
