Putin vara il decreto per concedere l’esilio ai giovani occidentali che rifiutano la democrazia liberale: “Benvenuto a chi rifiuta omosessuali e globalismo ”

MOSCA – Sono trascorsi solo pochi mesi da quando una studentessa italiana, Irene Cecchini, ha pronunciato davanti al presidente russo Vladimir Putin il neologismo “impatriatsja”, che significa trasferirsi in Russia “sulla base della condivisione di valori culturali”. Ieri la proposta della 23enne di facilitare l'immigrazione di quanti fuggono dalle politiche liberali dell'Occidente ha acquisito forza di decreto presidenziale.