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21/08/1997: “Be Here Now” degli Oasis, tra ambizione ed eccessi – Musicoff Community


La parabola di “Be Here Now” degli Oasis, un album che paradossalmente segnò sia l'apice che il declino della band inglese.

Ventisette anni fa, il 21 agosto 1997, gli Oasi pubblicavano il loro attesissimo terzo album, Sii qui adesso. Questo disco non solo doveva rappresentare il culmine della loro carriera, potendo permettersi una produzione a qualsiasi costo dopo l'enorme successo del precedente. (Qual è la storia), Morning Glory?ma anche quello dello stesso Britpop.

A livello di vendite, in effetti, il disco stabilì un record nel Regno Unito, con 420.000 copie vendute solo nel primo giorno di pubblicazione e oltre un milione nella prima settimana.
Ma sia per l'uno che per l'altro, segnò l'inizio del declino…

Le premesse di un successo inevitabile

Dopo il successo planetario di (Qual è la storia) Morning Glory?uscito nel 1995, la pressione su Noel e Liam Gallagher per replicare quel trionfo era enorme.
Il contesto in cui Sii qui adesso fu creato era già carico di tensione: i Gallagher erano ridotti dai leggendari concerti di Città di Knebworth del 1996, che li avevano consacrati come la più grande band inglese del suo tempo, con un pubblico di oltre 250.000 persone.

Tuttavia, dietro le quinte, i rapporti tra i membri della band – e in particolare proprio tra i due fratelli Gallagher – erano sempre più tesi, complicati da un crescente abuso di droghe.

Le registrazioni: tra caos e grandiosità

Le sessioni di registrazione iniziarono nell'ottobre 1996 agli Studi di Abbey Road di Londra, chiaramente scelti per due motivi: lo spasmodico amore per i Gli scarafaggi e la possibilità praticamente illimitata di spendere nella produzione.

Tuttavia, le riprese furono presto spostate al Studio della fattoria di Ridge nel Surrey per sfuggire all'attenzione della stampa scandalistica.
Il clima era, in effetti, tutt'altro che ideale: l'atmosfera nelle sessioni era tesissima, segnata dall'uso smodato di cocaina e da una generale mancanza di concentrazione.

Owen Morrisil co-produttore del disco insieme a Noel, ha descritto quel periodo come “caotico”, ammettendo che il materiale registrato avrebbe potuto essere migliore se avessero utilizzato di più i “dimostrazione di Mustique” (nel maggio 1996, Noel Gallagher si era recato in vacanza sull'isola caraibica di Mustique, soggiornando nella residenza di Mick Jagger e componendo molte canzoni).

L'uscita e l'accoglienza iniziale

Quando Sii qui adesso fu finalmente pubblicato, il 21 agosto '97, l'attesa era febbrile. L'album, come suddetto, vendette oltre 420.000 copie solo nel primo giorno in UK, stabilendo un disco che resiste tuttora.

Tuttavia, nonostante l'entusiasmo iniziale da parte della critica, che sembrava voler celebrare a tutti i costi ogni nuova uscita della band, le opinioni iniziarono a cambiare rapidamente.
Col senno di poi, molti recensori che avevano lodato l'album si resero conto di aver forse esagerato, condizionati dalla pressione di non essere “fuori dal coro” dopo il successo del disco precedente.

Noel stesso dichiarò dopo qualche tempo: “Ho iniziato a scrivere canzoni su cose concrete e non su stronzate astratteriferendosi ai brani di Sii qui adesso.
In realtà, il futuro non ha poi dato grande prova delle sue parole e nonostante la band fu capace di resistere altri 12 anni, ha dovuto sempre scontrarsi con vorticosi alti e bassi, sia riguardo alla produzione musicale, sia riguardo alla convivenza tra i membri del gruppo (beh, in questo caso più bassi che alti…).

https://www.youtube.com/watch?v=vn-X88PgIaU

Quella Rolls-Royce nella piscina

L'immagine di copertina di Sii qui adessoche mostra una Rolls Royce affondata in una piscina, è diventata un'icona del rock anni '90, ma è anche emblematica degli eccessi della band in quel periodo.

L'auto, sviluppata per poche sterline, era destinata alla demolizione, ma fu utilizzata per incarnare l'opulenza e il disprezzo per le regole che caratterizzavano la vita della band in quel momento.

L'operazione fu tutt'altro che semplice: l'auto venne calata nella piscina della Casa delle azioni (Hertfordshire, UK) con l'aiuto di impalcature e fu necessario l'intervento dei pompieri.

Non si trattò comunque di un'idea originale, ma di un richiamo a quando nel 1967 Luna Keithbatterista degli Chisi gettò con una Rolls-Royce (in verità quale fosse l'esatto marchio dell'auto non è mai stato chiarito) dritto nella piscina di un albergo della catena Holiday Inn a Flint (Michigan, USA), per liberarsi del “fastidio” di sceriffo e agenti chiamati precedentemente per una “lotta a spruzzi di estintori” (tra le varie cose…).

E chissà che il fantasma di Moon non si fosse “unito alla festa”, visto che, a quanto dichiarato dai presenti, durante il servizio fotografico un vecchio disco a 78 giri che aveva portato con sé Liam Gallagher, risalente al 1930, iniziò a suonare sul vecchio grammofono visibile a destra della foto di copertina.

La caduta dall'Olimpo

Con il passare del tempo, Sii qui adesso divenne sinonimo di eccesso e megalomania. Le lunghe tracce, gli arrangiamenti sovraprodotti e un certo marcare fortemente su uno stile “preconfezionato”, per quanto personale, resero l'album un monumento all'autocompiacimento della banda.

Tuttavia, nonostante le critiche, è innegabile che questo disco abbia segnato un'epoca e sia ancora oggi un'opera capace di suscitare dibattiti accesi tra fan e critici.
Ed è sicuro che nella tracklist ci sia anche qualche brano di buon livello, seppur facendo slalom tra omaggi al noto quartetto di Liverpool forse troppo ostentati e pezzi, come già detto, decisamente sovraprodotto.

Riguardando indietro a 27 anni fa, Sii qui adesso può essere addirittura visto come il testamento di un'era irripetibile della musica britannicaun momento in cui tutto sembrava possibile, ma in cui, forse, i limiti furono spinti troppo oltre.



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