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Regine, commodori e un mare di sfide, “solo” per una brocca d’argento: il romanzo dell’America’s Cup


La prima edizione per volere della regina Vittoria: doveva celebrare la superiorità britannica, vinse una goletta americana… Il trofeo è rimasto lo stesso in quasi due secoli: costava 100 ghinee, ma ha un valore simbolico inestimabile

Dobbiamo tornare molto indietro. Era il 1851 e la regina Vittoria volle mostrare al mondo dov'era arrivata Londra. Ho immaginato una grande esposizione universale dei prodotti dell'industria all'interno di Hyde Park. Per l'occasione fu costruito – in soli tre mesi – una sorta di enorme serra in vetro su una struttura di travi di ferro. Al suo interno c'erano statue e alberi, a rappresentare il trionfo dell'uomo sulla natura. Alla fine dell'Expo, l'intero edificio fu trasferito in una zona a sud di Londra, in un'area che venne chiamata appunto Crystal Palace. Alla Grande Esposizione di Londra hanno partecipato anche Regno di Sardegna, Granducato di Toscana, Stato Pontificio e il Lombardo-Veneto con l'Austria. Fu allora che nacque quella che oggi chiamiamo Coppa Americaprima che ci fosse un'Italia.



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