Economia Finanza

Scontro sull’auto elettrica: la Cina mette nel mirino i formaggi Ue


Pechino mette nel mirino anche i formaggi europei, nello scontro sull'auto elettrica: è la nuova reazione ai dazi di Bruxelles, contro i quali la Cina ha già aperto un procedimento all'Organizzazione mondiale per il commercio (Wto). La corsa alla transizione energetica assume toni sempre più conflittuali: dopo la valanga di sussidi erogati da Usa, Ue e Cina per finanziare i propri produttori, spesso in contrasto con le regole del commercio globale, si è già passate alle tariffe doganali, alle quali seguono meccanismi quasi automatici di ritorsione.

Indagine antidumping

Il 21 agosto, un giorno dopo la conferma dei dazi Ue sulle auto elettriche, Pechino ha annunciato un'indagine sui sussidi ai prodotti lattiero-caseari importati dall'Unione. A metà giugno, era già stata annunciata un'indagine antidumping sulle esportazioni di carne suina della Ue.

L'indagine sui prodotti lattiero-caseari, chiesta il 29 luglio dai gruppi industriali cinesi, esaminerà 20 programmi di sovvenzioni, alcuni dei quali rientrano nell'ambito della Politica agricola comune Ue e altri disponibili per i settori lattiero-caseari in Austria, Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Finlandia, Italia, Irlanda e Romania, come ha fatto sapere il ministero del Commercio cinese. L'indagine dovrebbe concludersi entro un anno e potrà essere prorogata per altri sei mesi. Si tratta del primo passo verso l'imposizione di dazi.

Le Cifre in Gioco

La Ue è il secondo fornitore per Pechino, con almeno il 36% del valore totale delle importazioni nel 2023, dietro alla Nuova Zelanda, secondo i dati delle dogane cinesi. In base ai dati Eurostat, lo scorso anno, l'Unione ha esportato 1,7 miliardi di euro di prodotti lattiero-caseari in Cina (contro i 2 miliardi del 2022), pari al 9,5% delle esportazioni totali della Ue nel comparto .

Tra i paesi europei, l'Irlanda è di gran lunga il maggior esportatore in Cina, con circa 420 milioni di euro lo scorso anno.



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