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Bayesian, la ricostruzione del naufragio in base ai tracciati Ais: l’equipaggio era in allarme da 16 minuti


L'equipaggio era tutto sul ponte, tranne forse il cuoco, almeno 16 minuti prima dell'affondamento del Bayesian, il veliero da 56 metri colato a picco in poco più di un minuto alle 4.06 di lunedì. Con loro anche l'armatrice Angela Barcares svegliata dalle oscillazioni del Bayesiano. «Non abbiamo visto arrivare la tempesta» ha ripetuto più volte il comandante Il campo di James mentre lo medicavano in ospedale. Ma dai tracciati Ais (Sistema di identificazione automatica) acquisiti dagli inquirenti, incrociati con le testimonianze dei sopravvissuti non è così: il vento e le onde, talmente forti da svegliare Angela Barcares e farla salire sul ponte a controllare cosa stesse accadendo, hanno investito la nave per 16 lunghissimi minuti in cui l'equipaggio secondo gli inquirenti aveva tutto il tempo per prendere le dovute contromisure. Esattamente come ha fatto il ben più piccolo Sir Robert Baden Powell, barca a vela olandese che era alla fonda a trecento metri dal Bayesiano e si è salvata senza un graffio.

Sono le 3.50 quando il veliero disancora per le raffiche di vento oltre i 100 km l'ora. Perso l'aggancio il maxi-yacht comincia a “scarrocciare” in balia di onde e folate di vento. Ha la deriva mobile completamente alzata che lo rende più instabile in queste condizioni meteo, i motori spenti, il portellone sinistro di poppa aperto. La barca percorre una traiettoria a mezza luna in direzione sud-est: poco meno di 400 metri in cui compie anche una rotazione di 270 gradi sul suo asse.

Le indagini a bordo sono concentrate soprattutto su quello che è accaduto a del veliero dal momento in cui le condizioni del mare sono peggiorate. Gli investigatori partono da un punto indiscutibile: non si è passati da una situazione di quiete all'inferno in pochi secondi. «E' stato un veloce ma progressivo peggioramento delle condizioni del mare e del vento culminato con la tromba marina»assicura una fonte qualificata che sta indagando.

Alle 4.06 il veliero è colato a picco in meno di un minuto, ma la situazione di emergenza era già cominciata ben prima. Nel video degli ultimi istanti prima di inabissarsi il pavese e le luci del ponte principale sono accese fino a tre minuti prima dell'affondamento. Fino a quel momento era possibile intervenire.

Per la procura con il passare delle ore e l'acquisizione di testimonianze, tracciati e video del relitto è sempre più chiara la causa del disastro in cui sono morte 7 persone: una lunghissima catena di errori umani negli ultimi minuti preceduto da una sottovalutazione delle condizioni meteo in arrivo. Con questo quadro, provvisorio e incompleto, nel mirino ci sono le azioni e le decisioni del comandante e del primo ufficiale. Sia per quanto riguarda le manovre per salvare la barca, sia per le procedure di sicurezza.



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