Economia Finanza

Russia, rivolta di islamisti in carcere di massima sicurezza a Volgograd: 4 guardie uccise


Quattro prigionieri, che si sono dichiarati affiliati all'Isis, si sono ribellati in un carcere di massima sicurezza russo armati di coltello e hanno organizzato un attacco mortale alle guardie e presi alcuni ostaggi, secondo quanto riportato dal sito di notizie Mash. In un video pubblicato sullo stesso sito si potevano vedere tre ufficiali della prigione in uniforme sdraiati immobili in pozze di sangue sul pavimento, uno con la gola tagliata. Un altro era seduto dritto su una porta, dove un uomo con un coltello lo teneva per il collo.

Il Servizio penitenziario federale russo ha detto che sono quattro guardie carcerarie uccisi nella colonia penale della regione di Volgograd durante la rivolta di alcuni detenuti. Altre tre sono rimaste ferite. Si fa riferimento all'agenzia Interfax.

Secondo quanto riportato i quattro avrebbero detto che stavano “vendicando i loro fratelli” che sarebbero stati imprigionati illegalmente. I rivoltosi – si legge ancora – si sarebbero incontrati e radicalizzati in carcere. Il leader sarebbe un cittadino tagiko condannato per traffico di droga. I media russi hanno confermato la morte di un addetto alla sicurezza del carcere ma i dipendenti uccisi potrebbero essere di più, almeno due, con cinque feriti.

Uno degli aggressori ha urlato nel video di essere “mujaheddin” dello Stato islamico e di aver preso il controllo della prigione nella regione di Volgograd. Il presidente Vladimir Putin ha dichiarato in tv di essere stato informato dal capo del servizio carcerario. Putin, parlando a una riunione settimanale del suo Consiglio di sicurezza, non ha rilasciato alcun commento sulla situazione in evoluzione, ma ha affermato che sentirà il ministro degli Interni e il capo del servizio di sicurezza dell'Fsb.

Il servizio carcerario russo ha diffuso una nota: «Durante una sessione di una commissione disciplinare, i detenuti hanno preso in ostaggio il personale dell'istituto penale. Sono attualmente in corso misure per liberare gli ostaggi. Ci sono vittime». La prigione è designata come colonia penale di “regime duro” con una capacità di ospitare fino a 1.241 prigionieri.



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