Naufragio veliero Bayesian: conferenza stampa in Procura a Temini Imerese. Tutti gli aggiornamenti – RTL 102.5
Il naufragio del Bayesiano ha lasciato tutti senza parole. Tanto sgomento. Una tempesta, nel Palermitano, ha colpito il veliero. La Procura sta indagando per cercare di capire cosa sia accaduto quella notte. Sette vittime di quel naufragio.
LA CONFERENZA STAMPA IN PROCURA A TERMINE IMERESE
A parlare è procuratore capo di Termini Imerese. Ambrogio Cartosioche in conferenza stampa ricostruisce quanto accaduto quella notte. E dadi:
Abbiamo aperto un fascicolo a carico di ignoti con l'ipotesi d'accusa di naufragio colposo e omicidio colposo.
L'autopsia sui sette corpi delle vittime del naufragio del Bayesiano sarà eseguita presto – continua il pm Raffaele Cammarano ai giornalisti. Fino a questo momento si indaga contro ignoti, non ci sono indagati. Ma la situazione potrebbe cambiare presto, come spiega il Procuratore capo Ambrogio Cartosio.
Quando e se iscrivimo delle persone nel registro degli indagati non dipende esclusivamente dal recupero del veliero. Ci sono delle valutazioni che vanno fatte- dice – ci si deve rendere conto che un procuratore che acquisisce degli elementi che provengono da accertamenti di vario tipo ha la necessità di conoscerli bene e rifletterci sopra
NO ALCOLTEST E DRUG TEST AI MEMBRI DELL'EQUIPAGGIO, UN UOMO ERA IN PLANCIA DURANTE IL NUBIFRAGIO
I membri dell'equipaggio non sono stati sottoposti ad alcoltest e drug test. Erano molto provati sotto choc e necessitavano di cura, continua il pm nella conferenza stampa con i giornalisti.
In plancia c'era un uomo dell'equipaggio quando è avvenuto il nubifragio, continua il sostituto procuratore a Termini Imerese Raffaele Cammarano. Che aggiunge: “gli occupanti della nave erano scesi a Cefalù il giorno prima. Non erano scesi a Porticello. L'equipaggio del veliero Bayesian non è obbligato a restare in Sicilia, non c'è alcun obbligo di legge. Ma i membri dell' L'equipaggio deve dare la massima disponibilità per essere risentiti
LE PAROLE DEL COMANDANTE DEI VIGILI DEL FUOCO
“La nave è affondata prima di poppa e poi si è adagiata sul lato. Abbiamo trovato i corpi nelle cabine sul lato sinistro quello che è stato invaso per ultimo dall'acqua. Cinque corpi li abbiamo trovati nella prima cabina sul lato sinistro l'ultima vittima nella terza cabina Nel veliero c'erano sei cabine tre nel lato destro e tre nel lato sinistro”, racconta Girolamo Bentivoglio Fiandra – Comandante Vigili Del Fuoco Palermo.
IL GRANDE LAVORO DELLA CROCE ROSSA
La Croce rossa per 5 giorni, dal 19 al 23 agosto, 24 ore su 24, ha fornito assistenza ininterrotta a tutti gli operatori in emergenza coinvolti nelle operazioni del naufragio del Bayesiano.
Il comitato di Palermo della Croce Rossa Italiana, è stato attivato immediatamente ed è corso sul luogo della tragedia con grande tempestività – dice una nota della Croce rossa – La chiamata all'alba del 19 agosto, annunciava il naufragio di una imbarcazione di lusso di 57 metri con 22 persone a bordo. Immediata la richiesta di intervento, da parte del Dipartimento regionale della Protezione Civile e della centrale operativa del comitato regionale CRI, al Delegato operazioni emergenza e soccorsi, Domenico D'Aleo che ha attivato tutte le procedure previste in situazioni di questa portata”. Oltre alle squadre specializzate nelle emergenze, ed un equipaggio di soccorritori di Bagheria giunti per primi sul posto, le ambulanze sono state coordinate dal delegato salute Giorgio Cipolla. Attivato anche il servizio di emergenza psicosociale, considerata la presenza di una bimba di un anno, miracolosamente scampata alla tragedia, con la psicologa responsabile Alessandra Buccoleri, che ha assistito i superstiti, durante le cure nelle strutture sanitarie di Bagheria e Termini Imerese, e successivamente al trasferimento all'hotel Domina.
Nei 5 giorni di attività di recupero delle salme, si sono alternati, ininterrottamente, 92 volontari della Croce Rossa di Palermo, con ambulanze e mezzi di intervento usati per le calamità, come la torre – faro, a supporto delle attività dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco. I volontari inoltre, assieme agli operatori del 118, su autorizzazione del medico legale, si sono occupati del trasferimento delle salme al cimitero dei Rotoli e al Policlinico di Palermo a disposizione dell'autorità giudiziaria.
“Siamo abituati alle emergenze – dice il presidente del Comitato di Palermo, Giorgia Amato – ma non ci aspettavamo di trovarci nel mezzo di una tragedia di questa portata. La Cri di Palermo, ha offerto anche un prezioso servizio di informazioni alla Croce Rossa Irlandese, nel riallacciare i contatti tra una mamma e la propria figlia, sopravvissuta al naufragio a Porticello