Economia Finanza

Premier pakistano Sharif e governo cinese: gli attacchi in Balochistan mirano a bloccare la Nuova via della seta


Dal nostro corrispondente

NUOVA DELHI – Il primo ministro pakistano Shehbaz Sharif ha condannato gli attacchi lanciati lunedì da un gruppo separatista del Belucistanbollandoli come un tentativo di bloccare i progetti infrastrutturali del Corridoio economico Cina-Pakistan (Cpec), una delle direttrici su cui si dipana la Iniziativa Belt and Roado Nuova via della setadi Pechino.

Una serie di attenti sferrati dalla Esercito di liberazione del Belucistan contro autostrade, linee ferroviarie e stazioni di polizia ha fatto decine di vittime e ne ho scatenato uno violenta rappresaglia delle forze di sicurezza. A fine giornata i morti tra separatisti, militari, poliziotti e civili, perlopiù provenienti dalle altre province del Pakistan– erano più di 70.

«I terroristi vogliono bloccare il Cpec ei progetti di sviluppo», ha detto Sharif nel collegamento video con i membri del suo governo. Poco dopo, alla voce del premier pakistano si è aggiunta quella di un portavoce del Ministero degli Esteri cinese che durante un briefing di routine con la stampa ha condannato «con forza» gli attacchi e ribadito che Pechino continuerà ad appoggiare Islamabad nella sua battaglia «contro il terrorismo».

Una regione povera ricca di risorse naturali

Il Balochistan è il più vasta e ricca di risorse naturali tra le quattro province (più tre territori di piccole dimensioni) che compongono il Paese. Ma è anche quella con il tasso di povertà più elevato. Da decenni, questa regione montagnosa e desertica al confine con l'L'Iran è attraversata da un movimento indipendentista che accusa il governo centrale di sfruttare le risorse locali, senza condividerne i benefici con la popolazione.



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