Esoneri docenti delle scuole in reggenza, pubblicato il decreto ministeriale: parametri, criteri e modalità – Orizzonte Scuola Notizie
Pubblicato sul sito del Ministero dell'Istruzione e del Merito, dopo la registrazione presso la Corte dei Conti, del decreto ministeriale, firmato dal Ministro Giuseppe Valditara, lo scorso 26 luglio, che definisce i parametri, i criteri e le modalità per l'individuazione delle Istituzioni scolastiche che potranno avvalersi della facoltà di concedere ai docenti esoneri o semiesoneri dall'insegnamento per svolgere attività di collaborazione con il dirigente scolastico nello svolgimento delle funzioni amministrative e organizzative.
Più risorse per le scuole
Grazie alle disposizioni promosse dal Ministro, la normativa ha registrato un importante incremento delle risorse necessarie, con 16,57 milioni di euro per il 2024 e 21,407 milioni di euro annui dal 2025. Inoltre, la possibilità di concedere esoneri o semiesoneri è stata estesa alle Istituzioni scolastiche oggetto di accorpamento a seguito del dimensionamento della rete scolastica.
Novità per le Regioni
Le Regioni potranno attivare un ulteriore numero di autonomie scolastiche in deroga e, a vantaggio delle Istituzioni scolastiche delle Regioni che non hanno esercitato tale facoltà, la disponibilità delle risorse non utilizzate per la concessione di ulteriori posizioni di esonero o di semiesonero dall'insegnamento.
Criteri per l'individuazione delle scuole beneficiarie
Il decreto indica in via prioritaria il criterio del maggior numero di classi attivate e, in via subordinata, la maggiore fascia di complessità attribuita alle Istituzioni scolastiche richiedenti per l'anno scolastico di riferimento e, in via subordinata ancora, eventuali ulteriori criteri individuati dagli Uffici Scolastici Regionali per la continuità del servizio in aree caratterizzate da particolari condizioni di disagio o per far fronte a specifiche situazioni locali.
Il numero degli esoni
Il numero complessivo degli esoneri a livello nazionale è attualmente determinato nella misura massima di 676 unità, rispetto a quello di 397 unità definite con il precedente decreto, risalente al 2022.