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Il curioso caso del cliente di una libreria a Milano: entra e compra 200 libri per 10mila euro. Il titolare: “Sono rimasto stupito, episodio eccezionale” – Orizzonte Scuola Notizie


Giovedì 22 agosto, ore 17.30. Un uomo distinto entra nella storica libreria Hoepli di Milano e, con nonchalance, chiede di acquistare tutti i libri esposti in vetrina. La richiesta, inizialmente fraintesa, si è rivelata essere del tutto seria, lasciando di stucco la cassiera e la direttrice della libreria, Manuela Stefanelli.

“Sono rimasto stupito”racconta al Corriere della Sera, Matteo Hoepli, presente al momento dell'acquisto. “Trovo geniale che qualcuno abbia apprezzato la nostra vetrina al punto da volerla comprare interamente”.

L'uomo, di cui non si conosce l'identità, ha trascorso circa un'ora in libreria, assistendo pazientemente al confezionamento dei volumi in borse di tela e rifiutando gentilmente l'offerta di utilizzare scatoloni per il trasporto. Un taxi lo attendeva per portare il prezioso carico a destinazione, nel centro di Milano.

“Un cliente affabile e simpatico, ma di poche parole”lo descrive Hoepli. “Forse si è trasferito da poco a Milano, mi ha solo detto che gli avevano consigliato la nostra libreria”.

La vetrina “saccheggiata” era caratterizzata da una selezione eclettica di titoli, che spaziavano dalla storia dell'arte alla fotografia, da saggi di attualità a volumi di storia, sia in italiano che in inglese. Tra gli acquisti più costosi, spiccano il volume “Bruce Springsteen, Lynn Goldsmith–Limited Edition” edito da Taschen (600 euro) e “Carol Rama. Catalogo ragionato 1936-2005” edito da Skira (350 euro).

“L'aspetto più sorprendente”sottolinea Stefanelli, “è che non ha chiesto alcuno sconto, pagando l'intero importo con carta di credito”. Un gesto che ha lasciato il segno, non solo per l'entità economica, ma anche come segnale di vitalità del mondo della cultura e delle librerie.

“Un episodio eccezionale”conclude Matteo Hoepli, “che racconterò ai miei figli e nipoti”. Per celebrare l'evento, la vetrina è stata lasciata vuota con un cartello eloquente: “Scusate, abbiamo venduto tutto”. Un messaggio che sa di ironia e di fierezza, testimonianza di un evento destinato a rimanere negli annali della storica libreria milanese.



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