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Paolini, esordio col brivido: rischia, poi cambia marcia e batte Andreescu


L'azzurra cede il primo set al tie break prima di trovare il suo ritmo e vincere: “Un po' di tensione, poi mi sono sciolta”. Al secondo turno troverà Pliskova

Giuseppe Di Giovanni

28 agosto – 08:40 – MILANO

Una notte di fatica per Jasmine Paolini, che gioca un durissimo primo turno agli Noi aperti e anche di uscire, prima di una bella rischiando rimonta e del successo 6-7(5) 6-2 6-4 contro la canadese Bianca Andreescu, superata in due ore e 49 minuti. La prossima avversaria della numero 1 italiana sarà Karolina Pliskova, altra giocatrice scomoda per un secondo turno. “Lei colpisce molto forte e può diventare assai pericolosa se può condurre lo scambio. Dovrò essere brava proprio a evitare che ciò accada, prestando attenzione al servizio e alla risposta, facendola muovere”. Questo sarà il piano match di Paolini, dopo lo spavento di questo primo turno.

la partita

Jasmine è contratta e per tutto il primo set deve inseguire. Va sotto per due volte di una pausa e sul 3-5 deve servire per prolungare il parziale. Ci riesce, cancellando anche un set point. Sul 5-4 Bianca ha altri tre set point, ma li sciupa grazie alla difesa di Paolini. Sembra il solito set in cui in qualche modo Jasmine la spunterà, invece si scivola verso il tie-break dove la differenza la fanno i minimi dettagli e sono tutti per Andreescu. Il primo set termina in un'ora e 21 minuti.

reazione

Tutto diverso nel secondo parziale, quello in cui Jasmine scappa subito sul 5-0. Andrescu molla il set, che finisce in 30 minuti circa e si va direttamente all'epilogo. Nel terzo set Andrescu sale nuovamente di livello. Jasmine è avanti di un break, ma nell'ottavo game concede il controbreak e potrebbe tremare. E' 4-4, ma ormai Paolini è una giocatrice top che sa quando venire fuori. Arriva il break nel nono gioco, quello che taglia le gambe a Bianca, costretta ad arrendersi dopo quasi 3 ore.

il post partita

Paolini, sempre lucida in conferenza stampa, ha commentato il match. “Non ho cominciato bene, facevo fatica a sentire la palla specialmente quando dovevo colpire di dritto. C'era anche un po' di tensione. Dal secondo set in avanti sono riuscita un po' a sciogliermi e il mio tennis è cresciuto. Nel terzo parziale è diventata anche una battaglia fisica, entrambe abbiamo espresso un ottimo livello e sono contenta di averla spuntata”.





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