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Dalla Nato più armi a Kiev Mosca: “Non ci fermeremo”




La bomba, in senso figurato, è stata lanciata dal quotidiano tedesco Die Welt: l'Ue, su richiesta di Zelensky, starebbe valutando l'addestramento dei soldati in Ucraina. Macron, che ha inviato un maggio istruttori a Kiev, plaude all'iniziativa, sostenuto per ora solo dalla premier lituana Simonyte, altri, come la Germania, temono che ciò potrebbe mettere in pericolo la vita degli addestratori. Il documento, fa sapere Die Welt, è stato discusso dagli ambasciatori nel Comitato politico e di sicurezza e si prevede che sarà all'ordine del giorno della prossima riunione dei ministeri degli Esteri e della Difesa. «È altamente probabile che una presenza militare dell'Ue sul suolo ucraino verrebbe percepita dalla Russia come una provocazione – spiega l'ambasciatore lituano a Kiev Sarapin – dobbiamo essere pronti a valutare tutte le stategie». Sulla questione il segretario Stoltenberg, nel corso del vertice Nato-Ucraina, ha insistito invece sull'intensificare gli aiuti militari. Parere condiviso dal presidente dell'Eurocamera Metsola, dopo il bilaterale a Varsavia con il premier polacco Tusk. Inoltre la decisione di consentire l'abbattimento di missili russi e droni nello spazio aereo ucraino, con l'aiuto dei sistemi di difesa aerea polacchi, suscita scetticismo tra i paesi Nato.

La notizia di Die Welt arriva mentre il Cremlino respinge le dichiarazioni di Zelensky su un suo piano, da sottoporre alla Casa Bianca, per porre fine alla guerra, ribadendo che Mosca proseguirà con l'operazione speciale. «Non ci fermeremo. In questo momento non esistono basi per colloqui – sottolinea il portavoce Peskov – semmai sosterremo il punto di vista dell'India per una soluzione pacifica».

Sul terreno Mosca ha ottenuto successi nel Donbass. Novohrodivka e Komyshivka sono passati sotto il controllo delle truppe russe, che hanno messo le mani sulla miniera di Kotlyarevskaya, ed è iniziato anche l'assalto alla vicina Selydove. Tutte le località che si trovano nelle vicinanze di Pokrovsk, snodo logistico ucraino nella regione. Durante le battaglie hanno perso la vita anche 8 civili.

Nel Kursk le milizie Akhmat avrebbero liquidato mercenari tedeschi e polacchi. Mosca ha schierato 30mila soldati a difesa del territorio, rinforzando anche i nuovi fronti aperti nel Belgorod (in arrivo brigate da San Pietroburgo) e Bryansk. Il ministero della Difesa russo considera «fandonie» le notizie di un invio nelle tre regioni di soldati di leva. La polemica era sorta quando i genitori di coscritti di Ivanovo (Mosca) avevano denunciato che i loro figli erano stati aviotrasportati a Kursk.

E mentre il vice direttore della Cia Cohen ritiene che le forze ucraine «sono intenzionate a mantenere il territorio russo che hanno conquistato per un certo periodo di tempo» e che la controffensiva sarà «una battaglia difficile», Kiev è tornata a colpire a 1.500 km oltre il confine. Due depositi di carburante hanno infatti preso fuoco nelle regioni di Rostov e Kirov a seguito di attacchi di droni kamikaze. È la risposta all'assalto alle centrali idroelettriche che ha provocato la perdita del 40% della produzione di energia elettrica.

A Kupyansk una bomba aerea ha colpito un'area residenziale uccidendo 3 persone. Militari russi hanno riferito di aver disinnescato una testata ucraina con munizioni a grappolo a 5 km dalla centrale nucleare di Kurchatov.



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