Istruzione

Immissioni in ruolo e supplenze, Barbacci (Cisl Scuola): “Si ripresentano i problemi del passato, ecco le possibili soluzioni” – Orizzonte Scuola Notizie


In vista dell'inizio del nuovo anno scolastico, Ivana Barbacci, segretaria generale della Cisl Scuola, esprime, in un'intervista a La Nazione, preoccupazione per le critiche che rischiano di compromettere l'avvio delle lezioni.

“Si ripresentano i problemi del passato, ai quali si somma un forte condizionamento delle regole dettate dal Pnrr”afferma Barbacci, sottolineando la necessità di risorse aggiuntive significative per rilanciare il sistema scolastico.

Uno dei problemi principali è la carenza di docenti. “Il piano di assunzioni determinate dal Pnrr prevede oltre 60mila posti disponibili, ma solo 45mila saranno coperte da concorsi ordinari”, spiega. Tuttavia, più del 50% dei concorsi non è stato espletato a causa di carenza di commissari e ritardi amministrativi. “Al 1° settembre avremo circa 18mila insegnanti in meno del previsto, che si aggiungeranno alle 20mila cattedre già scoperte. L'anno scolastico inizierà ancora con supplenti”avverte Barbacci.

Per affrontare questa situazione, la Cisl Scuola propone l'istituzione di un secondo canale di reclutamento attingendo dalle graduatorie dei precari, le Gps. “La combinazione tra i due meccanismi potrebbe sanare questo gap permanente di non copertura stabile dei posti di ruolo”afferma. Tuttavia, il governo sembra non essere orientato in questa direzione, preoccupato di non avere posti disponibili per le assunzioni previste tramite concorsi.

Barbacci critica anche il sistema di reclutamento attuale, evidenziando che “su 100 posti, i vincitori sono in media 50-60”. Anche se il ministro Valditara ha assicurato che i concorsi verranno effettuati entro il 31 dicembre, Barbacci avverte che “il completamento dei concorsi creerà un vulnus di continuità”poiché i supplenti verranno mandati a casa a gennaio.

La situazione non è migliore sul fronte del sostegno. “Continuiamo ad avere 130mila posti in deroga, più della metà senza specializzazione e quindi non assumibili a tempo indeterminato”denuncia. Per colmare questa carenza, Barbacci chiede percorsi di formazione strutturale all'interno del ministero dell'Istruzione, affinché l'offerta formativa sia uniforme e non si creino percorsi di serie A e di serie B.

Infine, Barbacci sottolinea il problema delle reggenze, che non è stato risolto con il dimensionamento scolastico. “Il numero dei posti vacanti è superiore a quello delle scuole tagliate, in particolare in Veneto, Lombardia e Piemonte, dove quasi il 50% delle scuole è senza dirigente“, afferma. Anche il personale ATA presenta carenze, con oltre il 20% dei posti non coperti da nomine in ruolo.

Barbacci lancia un appello urgente: “Vanno modificare le norme e servire un investimento significativo per garantire un avvio dell'anno scolastico in condizioni adeguate”. La situazione attuale richiede un intervento deciso e tempestivo per evitare che le criticità si trasformino in un'emergenza permanente.



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