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Yildiz, l’unico fantasista su cui la Juve ha puntato davvero


Dybala, Soulé e Chiesa mollati, nessuna remora nel dare una maglia da titolare alla stella turca: tra Thiago Motta e le strategie del club, i motivi di una scelta

Poco più di due anni fa, il 21 marzo del 2022, non ci penso ulteriormente – la Juve – e annuncia in maniera clamorosa e inaspettata di non voler più fare offerte a Dybala. Poteva andare via, a parametro zero, senza altri incontri con l'interessato e il procuratore. Poco più di un mese fa, invece, la stessa Juve ha invece lasciato partire uno dei suoi gioielli – Soulè – in cambio di 26 milioni di euro. Un sacrificio, certo, ma in fondo anche una scelta per potersi orientare su altri obiettivi di mercato. Dybala e Soulè sono entrambi finiti, per strade diverse, alla Roma, che – strana la vita – andranno ora a verificare la prima capolista del campionato: la squadra di Thiago Motta. Che nelle ultime ore ha salutato, apparentemente senza rimpianti, un altro degli attaccanti – come Dybala e Soulè – finito al centro delle trattative. Era costato tanto, Federico Chiesa, che – al momento dell'addio – ha comunicato, con un pizzico di risentimento, i motivi del suo trasferimento al Liverpool. “Non ho parlato di ingaggio, perché la Juve non mi ha mai proposto un rinnovo”. Insomma, un taglio netto. Una decisione economica e tecnica.



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