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Ius scholae, Tajani: “Cittadinanza italiana dopo 10 anni di studio certificato e ottima conoscenza della lingua: sistema più severo di quello attuale” – Orizzonte Scuola Notizie


Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio dei ministri, ministro degli esteri e leader di Forza Italia, torna sul tema dibattuto dello Ius scholae in un'intervista rilasciata a Il Messaggero: “I sondaggi dicono che gli italiani sono a favore, è una riforma in sintonia con il Paese. Diversissima dallo Ius soli, che è invece una proposta ideologica”.

Tajani dichiara di aver dato mandato ai gruppi parlamentari di Forza Italia “di studiare il problema della cittadinanza e di preparare una proposta di legge complessiva sia sullo Ius scholae sia sullo Ius sanguinis, norma che va rivista perché oggi permette la concessione della cittadinanza a molti che non vogliono essere veramente cittadini italiani”.

“Ius scholae vuol dire dare la cittadinanza italiana dopo un percorso lungo dieci anni di studio certificato e superato con profitto e l'ottima conoscenza della lingua, della storia e della geografia della nostra nazione. A ben vedere, un sistema più severo di quello attuale” evidenzia il leader di Forza Italia.

Un tema quello dello Ius scholae che divide la maggioranza e da cui si allontana la Lega che, tramite il leader Salvini, ha spiegato che si tratta di un punto non presente nel programma.

Ma per Tajani questo “non vuol dire che non ci si può lavorare in modo serio: nell'agenda del centrodestra è prevista l'integrazione economica e sociale dei migranti regolari. Anche Quota 41 non è nel programma, eppure se ne parla”.

Il ministro degli esteri promette “niente giochetti in parlamento” e serietà, si elaborerà “una proposta basata sui dati” per un “centrodestra moderno, che guarda al futuro”.

Riguardare l'autonomia differenziata per Tajani è necessario “seguire la roadmap concordata in Parlamento. Prima servire una fotografia della situazione e garantire i Lep”.

“Non è immaginabile mettere l'uno contro l'altro il vino pugliese e quello piemontese. Rischieremmo la guerra delle Regioni e un danno al sistema Italia” conclude il leader di Forza Italia.



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