Perini con il cellulare in borsa: l’Australia fa ricorso, tolto il bronzo all’azzurro

Lo strano caso del cellulare… sembra l'inizio di un giallo, ma invece è stato proprio un telefono a togliere una medaglia di bronzo all'Italia paralimpica. Giacomo Perini, canottiere romano ventottenne con una disarticolazione dell'arto inferiore destro dovuto a osteosarcoma, all'esordio ai giochi, ha disputato una grandissima gara nella finale del PR1, la classificazione data a quegli atleti che utilizzano solo le braccia e le spalle per remare , chiudendo in terza posizione. La gioia e la festa per la medaglia. Poi, di colpo, una notizia ha scosso tutti: Perini squalificato con declassamento all'ultima posizione e bronzo all'australiano Erik Horrey che era giunto quarto.

cos'è successo

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La nazionale australiana aveva presentato ricorso e nella nota diffusa dalla giuria sull'esclusione di Perini si legge che “Nella finale del singolo maschile PR1, l'atleta dell'Italia è stato trovato a utilizzare apparecchiature di comunicazione durante la gara, in violazione della regola 28 e dell'Appendice R2, Bye-Law della regola 28. Di conseguenza, l'equipaggio è stato escluso dall'evento e viene classificato ultimo”. Dal sito della Federazione Italiana Canottaggio si rende noto che è stato predisposto un reclamo ufficiale, esponendo anche a disposizione i tabulati del telefono dell'atleta che ha la sola colpa di aver dimenticato all'interno della borsa nella quale teneva l'acqua. Sicuramente tramite questi sarà possibile dimostrare se Perini abbia usato il telefono in gara oppure no spontaneo: come avranno fatto gli australiani a sapere del cellulare all'interno della borsa? Forse perché lo avrà tirato fuori l'atleta azzurro a fine gara?